Si sta parlando infatti dell’oasi da 59 ettari che si trova in località Spirito Santo, nello specifico tra i comuni di Alezio e Gallipoli. In questo caso l’allarme è stato lanciato da diversi consiglieri comunali, intenzionati ad evitare la soppressione a causa di quello che sarebbe un danno ambientale e naturalistico. Le altre oasi da aprire all’attività venatoria sono presto dette. Non bisogna infatti dimenticare gli 80 ettari dell’oasi Torre Veneri, lungo la costa leccese.
Lo stesso discorso vale per Masseria Zanzara (tra i comuni di Nardò e Leverano), da ridurre da 258 a 81 ettari, e poi la più grande in assoluto. L’area di maggiori dimensioni è Masseria Tonda con i suoi quasi 200 ettari tra Salve e Presicce (sempre nel Leccese). Le aree sono contigue a parchi naturali regionali già esistenti e ora si vedrà la risposta della Regione Puglia e soprattutto dell’Assessorato all’Agricoltura.