Secondo la loro ricostruzione si stavano recando in zona di caccia e due ore dopo furono uditi anche degli spari. L’identificazione permise di annotare la presenza di due fucili, tute mimetiche e cartucce di vario calibro nonostante la chiusura dell’attività. Nel veicolo, inoltre, erano presenti due cani. La motivazione della sentenza è stata depositata nelle ultime ore. Secondo il giudice, infatti, i due cacciatori sono stati assolti perchè il fatto non sussiste.
In pratica, entrambi erano in possesso di una regolare licenza di caccia, inoltre chi ne è titolare può portare le armi anche nel periodo di divieto. Non ci sarebbe dunque alcun reato penale. In poche parole, i poliziotti avrebbero semplicemente accertato la presenza dei fucili e il loro trasporto. Gli imputati avrebbero affermato di essersi recati a caccia, ma queste dichiarazioni non sono state giudicate rilevanti in quanto erano assenti i difensori di fiducia.