In particolare, bisogna fare i conti con i problemi delle aree vocate e l’associazione venatoria non ritiene giusto che le responsabilità economiche siano scaricate su chi opera in modo corretto. Riguardo ai centri di sosta, invece, bisogna pagare anticipatamente 25 euro per la caccia al capriolo o al daino o al muflone, mentre per il cervo ne servono 50 e addirittura 100 per iscriversi nei gruppi di girata.
Il suggerimento di Arci Caccia è quello di fissare una tariffa da pagare in caso di effettiva fruizione del servizio. Un’ultima precisazione riguarda la sospensione di numerosi cacciatori nella corrente stagione venatoria. Queste persone non avrebbero rispettato in modo rigido il regolamento relativo ai censimenti, ma sono stati accertati i recuperi delle giornate e le comunicazioni delle assenze.