L’Associazione Cacciatori Lombardi ha voluto usare ancora una volta la massima franchezza possibile per lanciare e formulare una richiesta ben precisa. L’orientamento della Regione è noto da tempo e non ci si attende molto dal parere dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) in merito alle deroghe, dunque all’ente locale è stata posta una domanda formale. La Regione Lombardia dovrebbe far sapere se ha la reale volontà politica di accedere alla caccia in deroga, superando l'”ostacolo” dell’ISPRA stesso.
In effetti, questo parere è obbligatorio ma pur sempre non vincolante. ACL pretende della politica la fine dello scarica barile, il quale, come sottolineato dall’associazione venatoria, fa comodo a tutti, tranne che ai cacciatori lombardi. Quindi ACL vuole sapere se esiste o meno la volontà politica di fare una delibera, non più a parole ma anche con i fatti.
I cacciatori lombardi attendono con ansia un segnale concreto e non delle motivazioni in stile “vorrei, avrei voluto, ma non posso”. L’associazione ha cercato di intuire i pensieri dei migratoristi, ipotizzando una delibera a prescindere dei pareri dell’ISPRA.