Una parte di questi soldi è riservata ai contributi alle stesse associazioni animaliste. Servono, inoltre, ben 600mila euro soltanto per assicurare il rifugio del cane di Udine. Le somme appena accennate sono sottratte ad attività e servizi pubblici che Federcaccia Friuli Venezia Giulia considera molto più importanti. Ad esempio sono sottratte alla sanità, alla sicurezza, al lavoro e alla scuola. Viezzi ritiene che una macchina radiologica o una classe scolastica in più e un canile in meno andrebbero a salvare molte vite umane. In più si ridurrebbero i tempi di attesa di tanti servizi pubblici.
L’associazione venatoria si aspetta ora una revisione del regolamento sul benessere animale, soprattutto nelle parti più assurde e costose. L’impegno concreto della Giunta Regionale dovrebbe essere all’insegna dell’equilibrio per quel che riguarda l’azione amministrativa, perseguendo prioritariamente i valori e le fondamentali necessità umane.