I delegati di Rossano dell’Ambito Territoriale di Caccia Cosenza 2, composto da più di 600 soci, stanno chiedendo chiarezza sull’operato dell’ente e sulla gestione anomala dei fondi. In particolare, l’esercizio finanziario del 2016 è stato chiuso senza che i rappresentanti sapessero qualcosa in merito, senza dimenticare i 200mila euro di spese per rimborsi, stipendi e progetti strani e inutili. In poche parole, si vuole fare luce su quello che è uno spreco di risorse pubbliche.
Uno degli esempi citati in tal senso è quello del ripopolamento di 500 fagiani, fallito miseramente a causa del periodo scelto (in piena emergenza siccità). Un’altra accusa mossa dai delegati riguarda il mancato rinnovo degli organi competenti entro lo scorso 30 settembre. La domanda è soltanto uno: i cacciatori di Rossano vogliono capire dove siano finiti i già citati 200mila euro, visto che anche i cittadini dei territori interessati meritano delle risposte.
Nell’ATC Cosenza 2 ricadano 29 comuni calabresi, tra cui Corigliano, Tarsia e Acri. Gli iscritti sono più di 3mila e versano ogni anno 30 euro. Non è stato possibile accedere agli atti e oltre al ripopolamento fallimentare, non tornano i conti sulle spese per il lavoro occasionale, le consulenze tecniche e i vari rimborsi. Per il momento sono arrivate soltanto risposte generiche e non soddisfacenti.