Antonietta Mechelli, numero uno dei Cacciatori della Tuscia, ha lamentato i disagi che sta vivendo la categoria a causa del sistema adottato dalla Asl per il rilscio dei certificati e il rinnovo del porto d’armi. Le ultime novità hanno complicato e non poco la vita dei cacciatori di questa zona del Lazio e c’è bisogno di risolvere il problema nel minor tempo possibile. C’è stato anche un incontro con i presidenti delle varie associazioni venatorie e Mechelli ha sottolineato il muro invalicabile trovato di fronte.
Per il momento ci si è limitati a ipotizzare un incontro con gli enti interessati da questa novità, una soluzione ritenuta inutile dai Cacciatori della Tuscia in quanto si andrebbe a perdere altro tempo prezioso. La conseguenza principale sarebbe l’inizio della stagione venatoria 2018-2019 con l’impossibilità di svolgere questa passione. L’associazione ha ricordato la propria rappresentanza di una buona fetta di cacciatori viterbesi e gli attacchi subiti non avrebbero alcuna giustificazione.
La priorità dovrebbe essere il cacciatore che ha bisogno di rinnovare il porto d’armi più che confrontarsi con i dirigenti Asl. Mechelli ha assicurato un impegno continuo nel tutelare la caccia e i cacciatori per evitare che la passione venga soffocata da scelte discutibili. Ora si attende un riscontro concreto a questa presa di posizione.