Lo storico marchio Haenel ha ripreso a correre dopo essere entrato nell’orbita aziendale e finanziaria della Merkel: questo nome garante nel passato di innovazione tecnica, materiali di prim’ordine e lavorazioni accurate era atteso sul mercato dove si è ripresentato qualche anno addietro con una serie completa di armi lunghe da caccia e da tiro. Presentiamo ora l’arma simbolo del cacciatore di montagna mitteleuropeo, il kipplauf, quel leggero monocanna a colpo singolo e canna basculante a cui si sono appassionati da tempo molti altri cacciatori delle nostre zone. Prima di osservare l’impostazione meccanica segnaliamo quello che si rivela l’asso nella manica di quest’arma: il prezzo di vendita.
E’ noto come la quotazione dei kipplauf sia il punto dolente di una somma di eccellenti qualità: lasciamo quindi da parte le realizzazioni di impostazione classica con aggiustaggi a lima di personale superspecializzato passando al sistema Jäger, ripreso oramai diversi anni addietro quando trattamenti dei metalli e lavorazioni di precisione macchinate hanno consentito di produrre questo ingegnoso ritrovato a costi contenuti con le migliori garanzie di durata. Il prezzo di vendita di altri prodotti è certo sceso rispetto al classico kipplauf, ma è stata l’antica firma di Suhl a porre la quotazione del tipo base a soli 2.200,00 €, una cifra davvero contenuta nello specifico settore.
La tecnica
La bascula di foggia prismatica ricavata da un massello di ergal, simile ad una classica, presenta i fianchi piani raccordati ad angolo alla linea superiore mentre due modellature concave evidenziano la testa dov’è inserita la chiave di apertura realizzata in microfusione con perno di rotazione integrale. Ben diverso l’interno dove si osservano due incavi separati da un tassello in acciaio temperato: il primo attraversato dal perno per la rotazione della canna, in acciaio cementato e fermato da due viti esterne, il secondo sede del blocchetto oscillante su cui si fonda questo impianto di tenuta e chiusura. Tale blocchetto foggiato a L è pivotante su un perno inserito trasversalmente tra le pareti verticali con un aggancio molto semplice e ingegnoso: la parte superiore ad arco di cerchio e un foro quadro nel braccio orizzontale si combinano con i particolari macchinati dal monobloc di culatta in cui viene inserita la canna. Da tale manufatto in acciaio, di lunghezza contenuta in circa 10 cm e sezione poligonale, sporgono inferiormente un piccolo tenone a tronco di piramide quadra con riscontro nell’asta per la regolazione del tiraggio, un secondo tenone più grosso con l’incavo adatto al perno di rotazione della canna, un terzo infine sempre a prisma rastremato per l’inserimento nel foro quadro del blocchetto; da ultimo si nota una tasca ottenuta nel prolungamento posteriore dove si inserisce la parte superiore del pezzo a L. Si ha quindi una giunzione superiore fra tasca e profilo tondo, una inferiore fra tenone e foro quadro con l’appoggio del blocchetto sul traversino mediano della bascula per scaricare il perno: un tassello comandato dalla chiave impedisce qualsiasi movimento di apertura. Nel fianco sinistro scorre il gambo dell’estrattore e un puntone, inserito a sinistra del giro di cerniera, ne attua il movimento. Nella parte piana superiore è ricavata una coda di rondine per l’aggancio della base di un’ottica: un incavo trasversale funge da solido ancoraggio evitando spostamenti.
La canna e la calciatura
La canna di sezione cilindrica rastremata è lunga 60 cm e presenta 4 righe destrorse ricavate per rotomartellatura con superfici lisce e spigoli netti: l’egresso al vivo di volata è protetto da un profilo arrotondato mentre l’esterno è rifinito con un trattamento protettivo semiopaco contro abrasioni e ossidazioni. Una base saldata supporta la tacca di mira con inclinazione antiriflesso, visuale quadra e registro in deriva grazie al supporto a incastro, e uno zoccolo sagomato accoglie anteriormente il mirino a lama, con visuale a prisma e regolazione in elevazione tramite una rotellina zigrinata. Nella parte inferiore della canna viene poi fissato un tassello con il dente per l’aggancio dell’asta.
La calciatura in due pezzi è ricavata da noce di qualità più che decorosa e funzionale per il lavoro da compiere con andamento di vena favorevole a sopportare il rinculo, qualche venatura a ravvivare l’aspetto e vasi ben chiusi. Il calcio con impugnatura a pistola allungata, nasello mediamente elevato, dorso lineare, appoggia guancia confortevole pone nelle condizioni di sparare ben imbracciati; l’asta rastremata con fondo piano e fianchi tondeggianti è ideale per l’appoggio sullo zaino nel tiro mirato così come per un serraggio corretto della mano debole in un tiro alla corsa. Il tasto di svincolo è incassato a filo e non offre appigli nei movimenti, le due magliette fisse con perno riportato sono avvitate al legno, lo zigrino macchinato a laser è ben grippabile grazie alle cuspidi rilevate; un calciolo in gomma morbida stempera l’energia e offre un comodo appoggio a terra.
La batteria e le considerazioni finali
La batteria con armamento manuale è prerogativa anche di questa Haenel: apertura e chiusura della canna servono unicamente per camerare o estrarre la cartuccia mentre un tasto a slitta, scorrevole sul codolo superiore della bascula, mette in tensione la batteria. E’ intuibile la sicurezza che ne deriva per la marcia con la cartuccia in camera, per armare solo nel momento in cui si è pronti a far fuoco, per disporre di uno scatto molto sensibile senza necessità dello stecher e di una sicura convenzionale. Rinunciando allo sparo va tenuto ben presente il disarmo manuale che si attua o con un’ulteriore pressione sul tasto a slitta e la sua retrocessione in posizione di disarmo, oppure agendo sulla chiave di apertura con l’identico risultato: in caso contrario si avrà il fucile pronto allo sparo e con una sensibilità notevole al grilletto. Per terminare poniamo ancora in evidenza le dimensioni compatte dell’arma, il peso ridotto, la facilità di scomporla stivandola nello zaino. La dimensione dell’ancoraggio deve indurre alla scelta di un’ottica con massa e misure contenute, in sintonia con il fucile: di sicuro faciliterà il raggiungimento dei risultati.
Scheda tecnica:
Costruttore: Haenel C.G. GmbH – Schützenstraße 26, D-98527 Suhl – info@ cg-haenel.de – www.cg-haenel.de
Distributore: Bignami spa, via Lahn, 1 – 39040 Ora (BZ) – [email protected] – Tel. 0471803000
Modello: Jäger 9.1
Tipo: kipplauf
Bascula: in lega leggera lavorata di fresa
Chiusura: tipo Jäger a tassello pivotante
Canna: in acciaio legato rotomartellata – profilo cilindro conico lunga 600 mm (650 mm calibri magnum) – saldata al monobloc di culatta
Calibro: .30-06 Sprg. (in alternativa 6,5x57R – 7x65R – .270 Win. – .30R Blaser – .308 Win. 7 mm Rem. Mag. -.300 Win. Mag.)
Batteria: armamento tramite slitta posta sulla codetta superiore – il congegno si disarma automaticamente all’apertura del fucile
Congegno di scatto: diretto con grilletto singolo
Sicura: la batteria disarmata funge da sicura
Estrattore: meccanico a unghia con lamina elastica per cartucce senza collarino
Mire: tacca fissa a visuale quadra regolabile in brandeggio su coulisse – mirino prismatico regolabile in elevazione tramite vite – fresatura a coda di rondine sul monobloc per attacchi ottica
Calciatura: legno di noce in due pezzi – calcio con appoggia guancia – calciolo in gomma morbida nera
Finiture: bascula con finitura grigia opaca – brunitura semiopaca della canna e delle parti metalliche – calciatura con verniciatura a olio mezzo lucido
Lunghezza: 1.025 o 1.075 mm (secondo la canna montata)
Peso: 2.400 grammi circa senza attacchi e ottica
Prezzo: 2.200,00 € (informativo)