Dimostrando ancora una volta tutta la pochezza del pensiero animalista militante, nella serata di ieri il sito web di Federcaccia (FIDC) è stato hackerato sostituendo le notizie contenute con il solito trito e ormai noioso panorama di offese nei confronti della caccia e dei cacciatori. Il gesto è stato rivendicato da un sedicente militante dell’ALF, la sigla che specialmente all’estero firma spesso attacchi ad allevamenti, laboratori di ricerca, aziende “colpevoli” di sfruttare, a loro dire, gli animali.
Delinquenti – è bene dare i giusti titoli – che cercano di dare lustro e onorabilità ad azioni inaccettabili nell’alveo di qualsiasi società. Il gesto ovviamente è stato denunciato alle autorità competenti e il sito tornerà presto visibile. In fondo è ben poca cosa anche se nella loro mente distorta rappresenterà chi sa mai quale vittoriosa battaglia. Resta l’invito per chi guarda con simpatia questi atti a riflettere bene cosa rischia la società con persone che sfuggono il confronto democratico e preferiscono la via dell’imposizione del loro pensiero unico attraverso la violenza, anche fisica, e il mettere in silenzio le voci che li disturbano (Fonte FIDC).