Il tribunale ordinario di Brescia con ordinanza numero 2470 del 15 maggio scorso ha disposto l’accoglimento del ricorso promosso dall’Associazione Cacciatori Lombardi (ACL), ordinando alla sezione provinciale di Bergamo di Legambiente di cessare la propria condotta antigiuridica, discriminatoria. Atteso che il Circolo Legambiente Bergamo aveva pubblicato sui propri siti web l’avviso di un corso di formazione per guardie zoofile, escludendo dalla partecipazione, illegittimamente, i titolari di licenza di caccia.
Questa potrebbe essere la base per una vera campagna di difesa della dignità della categoria e reagire alle discriminazioni che quotidianamente vengono subite. Come si legge nell’ordinanza, “anche a volere accedere ad una interpretazione in senso lato di violenza nei confronti degli animali, non si può trascurare che la caccia è un attività non vietata in assoluto dall’ordinamento ma anzi consentita ed autorizzata entro determinati limiti; non appare allora consentita l’equazione, cui pare alludere parte resistente, per cui la caccia implichi di per sé una violenza”.