La sezione provinciale di Grosseto dell’Associazione Nazionale Libera Caccia ha pubblicato una nota per contestare le ultime decisioni dell’Ambito Territoriale di Caccia. In particolare, il presidente Paolo Isidori ha polemizzato con la scelta di non spedire più a casa i bollettini per il pagamento dell’iscrizione alla stagione venatoria, una novità che è stata definita senza mezzi termini una “funesta trovata”.
Libera Caccia Grosseto, inoltre, considera tutto questo un ulteriore ostacolo ai cacciatori e al mondo venatorio. D’altronde, il bollettino viene spedito a casa dal 1992, l’anno in cui sono stati creati gli ATC: Isidori vorrebbe che gli Ambiti fossero un organo al servizio dei cacciatori invece che un’azienda gestita per avere un bilancio di fine anno in attivo. Tra l’altro, il caos legislativo potrebbe impedire i tradizionali lanci di selvaggina, altro motivo di rammarico.
Libera Caccia si è chiesta quindi quale sia il ruolo effettivo dell’ATC Grosseto. Il presidente provinciale ha auspicato che anche le altre associazioni venatorie, i cui rappresentanti sono presenti nel comitato di gestione, richiamino all’ordine e contribuiscano a far svolgere all’Ambito il suo ruolo di gestione venatoria, mettendo da parte quello di “ente di profitto”.