Dopo un anno di attività presso il Poggio dell’Argentiera, nei pressi di Grosseto, si conoscono i risultati del Progetto MonITRing che ha analizzato la fenologia e gli andamenti delle catture e degli avvistamenti in questa parte della Toscana. L’Ambito Territoriale di Caccia grossetano ha reso nota la relazione sulla componente avifaunistica dell’area. Anzitutto, va sottolineato come la situazione ambientale ed ecologica sia ricca di biodiversità.
Sia durante le migrazioni della primavera e dell’autunno che nel corso dei mesi riproduttivi, inoltre, si è accertata la presenza di specie comuni e con uno stato di conservazione favorevole in tutto il continente europeo. Il caso principale è quello dell’averla piccola, una specie che risulta essere in moderato declino in tutto il continente e con picchi negativi e preoccupanti in diversi paesi. Le specie con cui si è entrati in contatto sono state 52 in tutto, una realtà caratteristica della zona ma non esaustiva dal punto di vista gestionale.
La relazione di Sauro Giannerini ha posto l’accento sulla necessità di un centro ornitologico in quest’area, una soluzione che garantirebbe un lavoro meticoloso e puntuale. Tra le specie principali, vanno ricordati i vari inanellamenti: sono stati 3 per quel che concerne i merli, 16 per i tordi bottacci e ben 109 per i pettirossi.