In seguito alle indagini svolte dagli agenti della Polizia provinciale di Grosseto su segnalazione del nucleo guardie volontarie della Lac, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria due cacciatori (capo caccia e vice capocaccia di una squadra al cinghiale) per la violazione della legge 221/2015 che prevede il divieto tassativo di foraggiamento dei cinghiali su tutto il territorio nazionale. Gli animali venivano alimentati abusivamente e periodicamente con meloni, pane raffermo e altri prodotti da forno in un’area assegnata a una specifica squadra di caccia al cinghiale.
Tale illecito prevede la sanzione dell’arresto da 2 a 6 mesi o l’ammenda da 516 euro a 2064 euro, con la sanzione accessoria della sospensione delle attività venatorie per un mese. Il foraggiamento dei cinghiali è una pratica vietata, che viene effettuata dalle squadre al cinghiale per far permanere gli animali nella zona di caccia assegnata. Queste tecniche di foraggiamento hanno di fatto favorito il proliferare della specie contribuendo ad aumentarne la consistenza numerica con conseguente aumento dei danni all’agricoltura e significativo incremento degli incidenti stradali (La Nazione).