Incidente di caccia, il primo in Gallura dall’inizio della stagione venatoria, è avvenuto nella mattinata di domenica scorsa nelle campagne di “La Conia” zona impervia e lontana dai centri abitati.
Sembrava una battuta come tante, tutto procedeva tranquillamente quando uno dei cacciatori è stato colpito, mentre camminava lungo un costone da una fucilata esplosa dal padre.
Il ferito è stato prontamente soccorso dai compagni e allertati i soccorsi trasferito urgentemente, considerata la zona dell’incidente, con l’elicottero del 118 all’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia.
I medici del presidio sanitario hanno attestato subito quanto già verificato dai colleghi del 118. Il cacciatore non corre pericolo di vita, i pallini non hanno fortunatamente leso organi vitali. Dagli accertamenti gli specialisti del nosocomio hanno individuato e accertato una ventina di lesioni provocate dai pallini lungo un fianco e una gamba.
Contestualmente al soccorso sono state avviate le indagini dei carabinieri, dal racconto degli stessi protagonisti della vicenda la dinamica dell’incidente sembra chiara: il giovane cacciatore si stava spostando in una zona ricoperta da folta macchia mediterranea e l’ipotesi più probabile è quella di un movimento che lo ha fatto finire molto vicino al padre, armato di doppietta. Quest’ultimo ingannato, sempre secondo la primissima ricostruzione dei militari, dai rumori che provenivano dai cespugli e pensando si potesse trattare di una preda ha sparato.
Tutti gli elementi raccolti dai militari vanno nella direzione di una fatalità che fortunatamente non ha determinato gravi conseguenze.
Per quel che riguarda l’attività di caccia e la posizione dei due cacciatori, tutto è risultato regolare. L’attività venatoria è infatti consentita in questo periodo per alcune categorie di selvaggina e non sono state riscontrate violazioni di legge. Il giovane verrà sottoposto ad un intervento chirurgico nei prossimi giorni.