“Esprimo grande soddisfazione per un’importante e storica vittoria della Lega, ma soprattutto del mondo venatorio, specialmente bresciano e bergamasco”. Così il vice capogruppo del Carroccio al Pirellone, Floriano Massardi, commenta la Delibera approvata oggi dalla Giunta regionale che sancisce la riapertura dei Roccoli. “Dopo molti anni – prosegue Floriano Massardi – e a seguito di numerose battaglie la Regione Lombardia ha finalmente riaperto i Roccoli, consentendo la cattura dei richiami vivi. Un ringraziamento in questo senso va all’Assessore all’Agricoltura Fabio Rolfi, che ha portato il documento in Giunta nella giornata odierna, facendolo approvare.
Con queste disposizioni si dà un po’ di ossigeno agli oltre 10mila capannisti bresciani, ridando vita ai nostri roccoli, veri e propri monumenti naturali, simbolo della tradizione, della cultura delle nostre valli e del nostro territorio. Nello specifico la delibera sancisce in maniera precisa le modalità ma soprattutto il numero massimo di richiami vivi catturabili. Per quanto concerne la Provincia di Brescia sono le seguenti: 2519 della specie Cesena, 2452 della specie Merlo, 1234 della specie Tordo Bottaccio e infine 2325 della specie Tordo Sassello. Vengono definite inoltre, su base provinciale, le strutture autorizzate al prelievo che per il nostro territorio bresciano saranno i roccoli di Serle, Monticelli Brusati, Cologne, Cellatica, Treviso Bresciano, Bovegno e Pezzaze.
Salutiamo quindi con favore questa delibera che non soltanto ha il pregio di rendere giustizia ai nostri cacciatori, troppo spesso vittime dei preconcetti ideologici di certi talebani dell’ambientalismo, ma consentirà di ridurre e scongiurare anche il fenomeno del bracconaggio. A questo proposito non voglio nascondere anche una forte soddisfazione personale per una battaglia che ho fatto mia fin dal primo giorno ed è stata vinta, andando anche contro il parere di molti, che sostenevano la non attuabilità della riapertura dei roccoli, pena multe e sanzioni. La Lega ha dimostrato il contrario, portando avanti la battaglia con la caparbietà di chi sa di essere nel giusto. Certamente è un risultato importante – conclude Massardi – ma siamo ancora a metà del guado; resta aperta infatti la questione della caccia in deroga, tema verso cui intendo continuare ad impegnarmi, nell’auspicio di portare a casa entro l’anno anche questa vittoria per i nostri cacciatori.”