La Spagna vieta la caccia al lupo. Uno dei Paesi in Europa che fino ad ora ne riconosceva la pratica, fa un passo indietro inserendo il lupo nella lista degli animali protetti sul suo territorio e aprendo quindi la strada al divieto. Si tratta di una decisione storica che fa esultare gli ambientalisti, ma suscita allo stesso tempo l’ira delle comunità rurali nel nord ovest dove l’animale è maggiormente presente. La svolta è stata dettata dalla decisione della commissione statale per la conservazione del patrimonio naturale, in cui siedono i direttori generali delle comunità autonome di Spagna, che ha approvato, pur con margine strettissimo, la proposta di esperti e governo di inserire il lupo nella lista delle specie protette.
La Cantabria, le Asturie, la Castiglia e León e la Galizia, tutte regioni con popolazioni di lupi a nord del Duero, hanno votato contro la proposta. Le restanti regioni del Paese hanno votato a favore dello status di specie protetta. La decisione verrà ora sottoposta alla ministra della Transizione ecologica, Teresa Ribera, per ordinarne la legge: «Nei prossimi giorni aggiungeremo il lupo alla lista delle specie protette», ha comunicato dopo la votazione la responsabile dell’ambiente nel governo socialista di Pedro Sanchez.
Fino a oggi si poteva ancora cacciare il lupo a nord del fiume Duero, dove vive la maggior parte dei 2.500 animali rimasti. Ma per Ignacio Valle, presidente della Federazione reale della caccia, «il divieto non tiene in considerazione il punto di vista del mondo contadino», con i suoi usi, la sua cultura e anche il suo equilibrio (La Stampa).