È un problema di cui si parla da parecchi anni ormai. Almeno cinque, andando a ritroso. Tutte le società di gestione dell’Aeroporto “Duca d’Aosta” di Gorizia, fra le tante problematiche da risolvere sulla strada del definitivo rilancio dell’aviosuperficie, si sono ritrovate a “fronteggiare” la questione della famigliola di caprioli che ha trasformato la zona aeroportuale nella sua (ampia e confortevole) casa. E, si sa, in un’area, pur gigantesca, in cui atterrano e decollano aerei la presenza di questi animali può causare più di qualche problema sotto il profilo della sicurezza.
E così, andando a leggere attentamente uno degli ultimi report della società consortile, si evidenzia come all’ordine del giorno ci sia anche tale urgenza da affrontare. «I cinghiali – si legge nella documentazione – non sono più all’interno dell’area Air-side, rimane tuttavia il problema dei caprioli visti i tanti varchi sulla rete del lato Ovest». Come si cerca di ovviare a tale problema? «Attualmente – si legge ancora nel report – gli addetti antincendio usano dissuasori acustici per allontanare gli animali dalle aree di rullaggio».
Venendo ai lavori effettuati dalla Consortile negli ultimi tempi, si è proceduto al completamento degli interventi di disboscamento al termine della pista di volo 9/27; sono stati affidati gli incarichi di manutenzione straordinaria per rimuovere e sostituire la rete metallica sul lato sud; sono stati eliminati i nidi di processionaria sugli alberi adiacenti all’entrata dell’aeroporto (Messaggero Veneto).