Come funzionano ed a cosa servono gli strozzatori nel fucile. La gemini fornisce i suoi prodotti alle maggiori aziende italiane e straniere.
Gli strozzatori intercambiabili sono degli strumenti che consentono ai cacciatori di variare la strozzatura dei loro fucili da caccia. La loro origine risale al diciannovesimo secolo, quando Roper progettò l’avvitamento su una canna cilindrica di un pezzo di tubo conico all’interno. I primi esperimenti non dettero esito sufficientemente positivo, poiché le prestazioni balistiche dell’arma di Roper non risultarono equiparabili a quelle delle armi dotate di canne con la strozzatura fissa.
Il meccanismo fu perciò accantonato per circa un secolo quando il progetto fu ripreso, aggiornato e perfezionato dai produttori di armi.
Gli strozzatori intercambiabili odierni trovano la loro applicazione nel fucile semiautomatico da caccia, per il quale è possibile intercambiare le canne ed una veloce modifica di angolatura e lunghezza dei calci.
Anche per la doppietta e per il sovrapposto è possibile installare strozzatori intercambiabili, ma con il limite di poter utilizzare unicamente quelli di tipo interno, perché gli esterni causano problematiche di tipo tecnico ed estetico.
Gli strozzatori per i fucili da caccia possono essere classificati in due categorie:
strozzatori variabili
strozzatori intercambiabili
Gli strozzatori variabili hanno la particolarità di modificare le proprie caratteristiche, consentendo al cacciatore di interagire con una ghiera avvitabile. Generalmente, i cacciatori preferiscono gli strozzatori fissi, i quali vengono sostituiti all’occorrenza.
Gli strozzatori intercambiabili, invece, possono essere sia interni che esterni. Quelli interni, chiamati anche “a scomparsa”, hanno la peculiarità di non cambiare la lunghezza della canna.
Gli strozzatori esterni, invece, vanno avvitati sulla canna al fine di variare la lunghezza della stessa oltre che la strozzatura.
Vediamo l’effetto degli strozzatori montati nel fucile. Al momento dello sparo lo sciame dei pallini, spinto dall’energia dei gas prodotti dalla polvere da sparo combusta, procede all’interno della canna subendo due opposizioni: laterale (le pareti elastiche della canna) e anteriore (l’aria e la pressione atmosferica).
Nel momento in cui escono dalla canna, il primo fattore di resistenza cessa la sua azione e lo sciame dei pallini tende ad allargarsi distanziandosi dalla linea di tiro.
Lo strozzatore costituito da un cono, quindi, forza lo sciame dei pallini prima della loro fuoriuscita ad una compressione verso l’interno, al fine di mantenere la traiettoria esterna alla canna. L’azione svolta dagli strozzatori, in sostanza, tende a migliorare l’efficacia del tiro.
In questo articolo, vogliamo descrivervi gli strozzatori prodotti dalla Gemini, un’azienda italiana con sede a Rezzato (BS), la quale rifornisce le maggiori case costruttrici di fucili in Italia e nel mondo.
Gli strozzatori della Gemini sono realizzati in acciaio 42 CrMo4 attraverso l’uso di moderne macchine a controllo numerico, per i quali vengono fatti attenti controlli ad ogni fase della lavorazione con l’impiego di calibrature specifiche.
Ogni strozzatore viene rettificato e lappato per rendere minima la sua rugosità. I trattamenti superficiali ai quali vengono sottoposti gli strozzatori sono il “niplate” (nichel chimico HV 500 ) per i pezzi interni e la cromatura/brunitura per i pezzi esterni ed interni/esterni.
Infine lo strozzatore viene marcato con il laser, per specificare se il suo utilizzo è “steel shoot” oppure “only lead”.
Nello specifico lo strozzatore interno/esterno dispersante per tutti i fucili Beretta e Benelli calibro 20, è lungo 90 mm non destinato alla steel shoot.
Solo per la cronaca, gli strozzatori della gemini sono stati installati su fucili che hanno ottenuto il podio nella IV prova della WORLD CUP ISSF nello scorso mese di giugno 2010 a Lonato – BS ed duplice podio al Grand Europa Perazzi, nel mese di luglio di quest’anno.