Il Sindacato Nazionale Cacciatori ha reso pubblico il decreto emanato lo scorso 4 ottobre dall’Assessorato all’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea della Regione Sicilia. L’assessore Antonello Cracolici ha ufficializzato la sostituzione dell’articolo 4 del Decreto Assessoriale numero 1375 del 4 aprile 2013, secondo cui l’esame teorico dei candidati chiamati a sostenere l’esame di abilitazione all’esercizio venatorio si svolgeva secondo una prova scritta su una serie di quesiti chiusi a risposta multipla.
Il nuovo articolo prevede quanto segue: anzitutto, gli esami di abilitazione alla caccia in Sicilia si svolgeranno in forma orale e avranno a che fare con le nozioni previste dall’articolo 3 dello stesso decreto di quattro anni fa (legislazione nazionale e comunitaria e pianificazione territoriale tra le altre). Inoltre, la prova pratica consisterà nel riconoscimento di specie di fauna selvatica, anche attraverso delle schede predisposte dall’amministrazione.
Come sintetizzato in maniera molto efficace dallo stesso Sindacato, per i cacciatori siciliani si tratta di un “ritorno alle origini” con la riproposizione degli esami orali per l’abilitazione successiva e l’abolizione dei quiz.