Tre giorni fa, domenica 11 novembre 2018, è stato pubblicato su YouTube e su Facebook dal Movimento Anti Caccia un video farneticante che riaccende il dibattito sul disturbo venatorio. Gli attivisti del MAC, infatti, si sono recati in diverse campagne e boschi del Lazio, Toscana, Emilia Romagna, Veneto e Trentino Alto Adige per impedire ai cacciatori di svolgere regolarmente l’attività.
L’azione è stata organizzata contemporaneamente e queste persone hanno aggiunto frasi non proprio tenere come “I cacciatori non avranno più tregua” e “Tutti a casa a testa bassa”. Il Movimento è nato per contrastare la caccia nel nostro paese, anche se il blitz dell’ultimo fine settimana non ha alcun senso.
Attivisti come quelli del MAC dimenticano o fanno finta di dimenticare che le battute a cui partecipano i cacciatori disturbati sono regolarmente organizzate e previste dalla legge, senza tralasciare il puntuale pagamento delle tasse. In Veneto si è tentato di trasformare in legge il disturbo venatorio e per qualche mese la norma è stata attiva. Poi la Corte Costituzionale ha dichiarato il testo illegittimo e ne ha annullato tutti gli effetti. Ecco il video che è stato pubblicato nelle ultime ore: