Il prossimo 31 dicembre, non un giorno in più. Si tratta, in estrema sintesi, della decisione del Consiglio Regionale della Toscana in merito all’operatività degli Ambiti Territoriali di Caccia. I prossimi sei mesi, comunque, non trascorreranno senza novità. In effetti, si è deciso di suddividere gli ATC in enti sub-provinciali, come previsto dal Piano Faunistico Venatorio. La proposta di legge è stata approvata nelle ultime ore e il testo dovrà ora essere esaminato dall’Aula Consiliare.
Che cosa succederà nello specifico? Gli Ambiti diventeranno nove, un numero non casuale e che corrisponde ai territori delle vecchie province (quelle di Prato e Firenze sono state accorpate). La proposta è una diretta conseguenza della recente sentenza della Corte Costituzionale: inoltre, si è deciso di puntare sull’ultimo giorno dell’anno per assicurare la continuità operativa.
Tra l’altro, non bisogna dimenticare che gli Ambiti Territoriali di Caccia sono importanti per garantire il risarcimento dei danni provocati dalla fauna selvatica, dunque si è pensato anche agli agricoltori. La Regione ha fissato anche altre scadenze. In particolare, il 30 novembre è l’ultimo giorno disponibile per ripartire il territorio agro-silvo-pastorale a uso venatorio, mentre il 31 dicembre sarà il termine anche per la nomina degli organi direttivi. Un emendamento per ampliare la rappresentanza delle associazioni con almeno 3500 iscritti è stato invece respinto.