In questi ultimi giorni il consigliere regionale del Molise con delega alla Caccia, Cristiano Di Pietro, ha annunciato la preparazione del calendario venatorio 2018-2019. Gli Ambiti Territoriali di Caccia molisani (Campobasso, Termoli e Isernia) hanno evidenziato alcuni aspetti critici relativi al regolamento sulla caccia di selezione ai cinghiali proposto dallo stesso Di Pietro, Gli ATC hanno spiegato di non avere pregiudizi e di non voler fare ostruzionismo, ma di voler chiarire diversi elementi del testo.
L’ultimo incontro tecnico è servito ad attivare i corsi propedeutici relativi a questa caccia, ma il regolamento approvato e annunciato dal consigliere regionale non è condiviso e concertato. Gli ATC ritengono queste regole imposte da Di Pietro, oltre che un costo economico insostenibile per gli Ambiti stessi. Secondo i tre Ambiti non sono stati ancora rimborsate le spese sostenute per le analisi della trichinella e lo smaltimento dei cinghiali abbattuti.
Inoltre, le spese sarebbero tutte a carico degli ATC, in particolare quelle relative all’affitto del locale per il conferimento delle carcasse, la cella frigorifera e la corrente elettrica. Una ulteriore contestazione riguarda la frase secondo cui si possono usare esclusivamente armi a canna rigata munite di cannocchiale da mira, una formulazione che includerebbe anche le carabine semiautomatiche.