Per l’AIDAA molti incidenti servono a camuffare l’abbattimento dell’animale in quanto anziano o non più utilizzabile nelle battute. In questa maniera verrebbero chiesti gli indennizzi per i cani assicurati. L’associazione ha poi elencato i dati del 2016, vale a dire le 3mila pratiche di indennizzo per incidenti da caccia in cui sono morti i cani. I casi sarebbero diminuiti rispetto al passato e l’AIDAA ha riconosciuto l’aumento dei controlli da parte delle associazioni venatorie e delle compagnie assicurative.
Inoltre, il fenomeno dei falsi incidenti sarebber più frequente in regioni come la Sardegna, il Piemonte, il Lazio e la Toscana. Non è la prima volta che questa associazione animalista fa parlare di sè per prese di posizione così estreme. Spesso le querele e le denunce del presidente Lorenzo Croce, comunque, si sono dissolte come bolle di sapone.