L’Associazione Cacciatori Lombardi ha voluto porre l’accento su quanto accaduto alla sezione di Agnosine, in provincia di Brescia. “Forti con i deboli, deboli con i forti“, è questa la frase scelta dall’associazione venatoria per commentare la vicenda. La sezione locale ha organizzato una festa con gli associati presso il rifugio Bertagnolli: hanno partecipato 140 persone, tra cui molti cacciatori e anche bambini, con tanto di spiedo da degustare e lotteria.
Prima di mezzogiorno, però, si sono presentati i Carabinieri Forestali che hanno preteso il controllo dello spiedo, facendolo aprire per accertare la legalità dei volatili in fase di cottura e l’assenza di “corpi estranei”. Non è stato trovato nulla di strano e i militari hanno spiegato di essere intervenuti dopo aver ricevuto una segnalazione. Secondo ACL, il servizio dei Carabinieri non può essere di certo condannato, ma i controlli sono invece latitanti sui monti dove alcuni individui stanno appiccando fuochi in continuazione. Questo aver mostrato i muscoli con i cacciatori dalla fedina penale pulita non è piaciuto, anzi lo stesso impegno e zelo dovrebbero essere mostrati con persone più pericolose.
C’è il sospetto che anche un solo uccellino proibito avrebbe scatenato i titoli dei giornali e delle tv. Il sindaco di Agnosine, Giorgio Bontempi, stava partecipando proprio alla festa e si è chiesto cosa speravano di fare quelle persone che hanno segnalato lo spiedo. Il primo cittadino ha rivolto un appello agli ambientalisti contrari alla caccia: “Preoccupatevi di disturbare le forze dell’ordine quando notate spacciatori e ladri, abbiate la stessa cura dei monti e del nostro territorio tanto quanto ne hanno i cacciatori, grazie!!!“.