Un lungo applauso, più volte ripetuto, ha sottolineato la lettura delle motivazioni con le quali la Federazione Italiana della Caccia ha assegnato l’onorificenza di “Gentiluomo Cacciatore” a due uomini dal profilo professionale profondamente diverso, ma uniti da un comune denominatore fatto di passione, impegno e profondo amore per la caccia, le sue tradizioni e i suoi valori più alti. Un insieme di principi che ognuno a suo modo ha coltivato e promosso per tutta la sua vita e che Federcaccia ha voluto evidenziare, ringraziandoli idealmente a nome di tutti i cacciatori. Ugo Gussalli Beretta, già presidente dell’omonima azienda gardonese divenuta una holding internazionale, e Bruno Lauro Vigna, medico piemontese appassionato delle “sue” montagne, sono adesso accomunati anche da questo forse piccolo, ma significativo attestato di benemerenza. Queste le motivazioni.
Ugo Gussalli Beretta – Internazionalmente noto per le sue qualità di imprenditore, sotto la sua guida la antica e prestigiosa azienda di famiglia risalente al 1526 ha assunto respiro mondiale divenendo capofila di una holding internazionale al vertice nel settore armiero senza mai venire meno ai valori fondanti della propria storia e di un Made in Italy che unisce ricerca tecnologica e abilità artigianali, amore per il bello, ricerca estetica e perfezione costruttiva. Impegnato nel sociale, attento ai bisogni e alle necessità della comunità, è un appassionato cacciatore sin dalla più giovane età, titolare di licenza ormai da più di 65 anni, impegnato a vivere e a diffondere la pratica di una caccia moderna, fatta di profondi valori culturali e di forti tradizioni senza mai perdere di vista la sua necessaria evoluzione. Oltre all’esempio personale, ha concorso in questo processo di crescita, difesa e promozione della caccia dando impulso e sostenendo nel corso della sua attività imprenditoriale la nascita e lo sviluppo di associazioni di settore come A.N.P.A.M. – Associazione Nazionale Produttori Armi e Munizioni Sportive e Civili, C.N.C.N. – Comitato Nazionale Caccia e Natura e Fondazione UNA (uomo, natura e ambiente), una nuova filiera ambientale che si impegna nella tutela e nella gestione della natura contribuendo al benessere della comunità. Per questo suo impegno costante e lungimirante, Federazione italiana della Caccia conferisce al Cav. Ugo Gussalli Beretta l’onorificenza di “Gentiluomo Cacciatore”.
Bruno Lauro Vigna – Medico chirurgo, ha trascorso la sua vita lavorativa al servizio della popolazione piemontese, dedicando parte del suo tempo e della sua professionalità ai più deboli prendendo parte per più anni consecutivi a un progetto sanitario di prevenzione e vaccinazioni in Burkina Faso, ricevendo nel corso della sua carriera numerosi riconoscimenti per il suo impegno professionale. Appassionato di ogni forma di caccia, ma con il cuore rivolto alle sue Alpi, per Federcaccia si è impegnato fin dai primi passi venatori ricoprendo incarichi che sono andati dal livello comunale a quello di Presidente Provinciale di Cuneo a quelli nazionali. Membro del CIC dove ricopre tuttora la carica di Presidente della “Commissione Grand Gibier e Trofeistica” del CIC Italia; è anche fondatore ed attuale Vicepresidente dell’“Accademia Biometrica Faunistica Italiana” ha contribuito fortemente alla diffusione nel nostro Paese della Trofeistica e dei suoi principi tecnici ed educativi. Per lunghi anni, dal 1981 al 1998, Presidente dell’UNCZA ha impresso alla Settoriale dei cacciatori alpini l’attenzione alla cultura venatoria, fondando la prestigiosa rivista venatoria “Caccia Alpina”, e alla divulgazione dei principi di gestione della fauna legati al prelievo selettivo, mutuando le pratiche allora diffuse solo nella Mitteleuropa, dando impulso alla ricerca e alla conoscenza del patrimonio faunistico sull’intero arco alpino. Per questi meriti Federazione Italiana della Caccia Conferisce al Dottor Bruno Lauro Vigna l’onorificenza di “Gentiluomo Cacciatore”.
A entrambi vanno le più sincere felicitazioni della grande famiglia Federcaccia. Quella di “Gentiluomo Cacciatore” è la massima onorificenza che la Federcaccia prevede per chi nella propria vita professionale e sportiva sia stato esempio di onorabilità portando lustro alla caccia e contribuendo all’affermazione e all’elevazione dei principi più nobili dell’etica venatoria. Dalla sua istituzione, nel 1991, hanno ricevuto questo riconoscimento, fra gli altri, personalità come Mario Rigoni Stern, Pier Luigi Vigna, Augusto Bocchini, Indro Montanelli, Paolo Bedoni, Fausto Coppi, Nevio Scala, Giuliano Incerpi, Bruno Modugno.