Gara di tiro al piccione UCI: Ormai solo in Spagna e Portogallo si pratica quest’antica e affascinante disciplina.
Di Saverio Patrizi
C’era una volta il tiro al piccione, diffusissimo in tutta Europa, arrivò ad essere disciplina olimpica durante la II° Olimpiade del 1900 a Parigi, adesso, nel nostro continente, si pratica solo nella Penisola Iberica. La Spagna è considerata fra i paesi dove viene gestita in maniera migliore l’attività venatoria e quanto ad essa collegato, è il paese dell’okeo alle pernici, delle monterie, delle grandi cacce di montagna sui Pirenei o sulle catene montuose denominate Sierre, ricche di camosci e di capre ispaniche, il famoso Macho Montes. Uno stato dove, a dimostrazione di una gestione oculata e considerata come un’importante risorsa economica, la caccia genera un indotto di otre 3,6 miliardi di Euro (dati 201/11).
Attualmente il paese è la culla del tiro a Piccione, nelle principali città si trovano splendidi club dove ogni fine settimana si svolgono riunioni più o meno importanti, arrivando fino al campionato europeo e mondiale. Madrid, Siviglia, Valencia, Granada, Malaga e Alicante, solo per nominare alcune di queste località, che oltre ad ospitare le gare di Piccione sono delle importanti mete turistiche piene di luoghi d’interesse storico e culturale.
Proprio con lo spirito di abbinare un bel viaggio a una competizione, possibile solo in questi luoghi, l’UCI, Unione Circoli Italiani, organizza ogni anno, in una sede diversa, la gara di tiro riservata ai tiratori dei circoli ad essa associati. Quest’anno la scelta è caduta su Valencia, città che nel 2010 ospitò l’Americas Cup di Vela e famosa anche per l’acquario marino fra i più importanti d’Europa. Presenti circa 90 fra tiratori e tiratrici, in rappresentanza di ben 10 Circoli italiani e come ospite il Jokey Club di Parigi. La manifestazione è stata ospitata dalla “Sociedad Valenciana De Caza Y Tiro”, uno splendido club alle porte della città, qui oltre all’accogliente Club House, straripante di cimeli e storia del tiro, c’è un ottimo ristorante, una fornita armeria, e diverse pedane dove è possibile tirare, oltre che al piccione, anche all’elica e al trap.
La gara si è svolta sulla distanza di 24 bersagli con serie di 6 piccioni, tirandone due per volta su tre campi, per un totale di 18 il primo giorno e di 6 il secondo, come spesso accade a Valencia il vento e i piccioni forti volatori, hanno reso i tiri molto impegnativi. Alla fine dei 24 piccioni si è svolto uno spareggio fra i tre miglior classificati (19/24) Benedetto Barberini, Umberto Gromis e Pietro Berlingeri, classificatesi nell’ordine. La categoria Ladies è stata vinta da Ottavia Massimo Lancellotti (19/24) seguita da Letizia Marelli e Marzia Palau Ruffo. Mentre la classifica a squadre è sta vinta dal Circolo della Caccia di Roma, secondo il Nuovo Circolo degli Scacchi di Roma e terzo il Clubino di Milano. Oltre hai premi per le varie categorie sono stati sorteggiati fra i partecipanti, due binocoli Steiner Ranger Pro 8×42 offerti dalla Beretta e due occhiali con telecamera offerti da BS Planet, che ha inoltre fornito le cuffie per tutti i tiratori, personalizzate con il logo UCI e la data dell’evento. A contorno della riunione si è svolta una gara di tiro “al brazo” che ha visto impegnati molti dei presenti in una disciplina ai più sconosciuta che consiste nel lancio manuale dei piccioni con traiettorie particolari e molto impegnative.
Il tiro al piccione è un’antica disciplina che tutti gli appassionati dovrebbero provare almeno una volta. Un viaggio in un mondo affascinante e in un paese ricco di storia e arte.
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