Caccia alla Gallinella d’acqua: Tendenze e habitat della gallinella in Italia, un rallide tutto da scoprire.
Esattamente come i suoi cugini porciglione e folaga la gallinella d’acqua è della famiglia dei rallidi e il suo habitat preferito è umido, meglio se a stretto contatto con l’acqua: d’altronde il nome del volatile qualcosa ce lo aveva fatto sospettare. Vive in diverse zone del mondo: la troviamo in Europa, la troviamo in Asia e Africa, la troviamo anche in America Settentrionale ma se in alcuni casi la gallinella è sedentaria, quelle che abitano in prossimità delle zone più settentrionali del mondo, vuoi soprattutto per il clima, sono costrette a migrare periodicamente dirigendosi anche e soprattutto in Italia, un eccellente sito di svernamento per le gallinelle nord europee. Nel bel paese la nidificazione avviene in aree aperte, a patto che sia presente una abbondante, ma mai eccessiva, vegetazione acquatica. L’habitat prediletto della gallinella d’altronde, come accennato, è quello nel quale non mancano le acque correnti ma anche lacustri, meglio se riparato da piccoli boschi, o morbide colline. In qualsiasi caso le gallinelle d’acqua si dimostrano particolarmente adattive visto che riescono a nidificare anche sulle Alpi, a ben 1700 metri sul livello del mare.
Le migrazioni. Le gallinelle migratrici sono solite fare i bagagli durante la stagione primaverile: in questo periodo si dirigono verso i siti di nidificazione e specie tra marzo e aprile si verifica il picco degli spostamenti che proseguono comunque fino a maggio. La migrazione autunnale invece che porterà le gallinelle verso i siti di svernamento parte ad ottobre e novembre, per quanto in alcune realtà le prime partenze si verifichino addirittura durante il mese di agosto. L’Italia in autunno accoglie specialmente gallinelle provenienti dalla Germania, dalla Repubblica Cerca, ma anche dalla Spagna, dalla Francia, dalla Polonia e dalla Svezia e Finlandia Meridionale. Insomma una buona quantità di gallinelle d’acqua provenienti tutte dal centro Europa.
La popolazione italiana. Si tratta di un volatile che gode di ottima salute e di uno status di conservazione eccellente. Si stima infatti che nella sola Unione Europea siano presenti dalle 690 mila fino alle 1300 mila coppie. In Italia il numero oscilla dalle 100 alle 150 mila copie, una popolazione piuttosto significativa visto che rappresenta il 15% della totale risiedente in UE. In linea di massima stazionaria, la popolazione di gallinelle italiana migra solo nel caso dei gruppi risiedenti nelle più estreme zone settentrionali.
La caccia. Si stima che il periodo di riproduzione e di dipendenza della gallinella termini il 31 luglio e che l’inizio della migrazione parta dal 1 marzo. Per questo l’ISPRA nella “guida per la stesura dei calendari venatori” propone per la gallinella un periodo di caccia che vada dalla terza domenica di settembre fino e non oltre il 10 febbraio, periodo che in teoria dovrebbe essere compatibile con quello di fine riproduzione e dipendenza del volatile. In realtà le date su citate non terrebbero in conto il problema del disturbo relativo all’attività venatoria verso le zone umide, disturbo che potrebbe mettere in pericolo una razionale gestione della specie. Ecco perché il periodo di caccia dovrebbe essere compreso tra il 1 di ottobre e il 20 gennaio.