Sembra esserci una luce in fondo al tunnel per Remington Outdoor Company, il celebre colosso armiero americano alle prese con la bancarotta e i debiti da saldare. Il piano per la ristrutturazione finanziaria sta funzionando e l’azienda di Madison non è più sotto il controllo giuridico. Pochi mesi c’era stato l’annuncio ufficiale dell’adesione al cosiddetto “Chapter 11” della legislazione a stelle e strisce, proprio quella che disciplina la bancarotta.
Il piano ha permesso di convertire il debito da 775 milioni di dollari in titoli azionari. Le azioni emesse prima dell’adesione, invece, sono state cancellate. Ora i vertici aziendali si dicono molto fiduciosi per il futuro. In particolare l’amministratore delegato Anthony Acitelli ha dichiarato trionfalmente come i prossimi mesi siano più sereni e verranno caratterizzati da produzione di qualità e buoni impieghi per i dipendenti. I lavoratori che si trovano presso lo stabilimento di Ilion sono circa mille.
La notizia della bancarotta ha destato ovviamente un certo scalpore, anche perchè si tratta dell’azienda armiera più antica degli Stati Uniti: è stata fondata nel 1816, dunque ha più di 200 anni di storia e i suoi modelli sono apprezzati in tutto il mondo. Il calcolo approssimativo dei debiti ha fatto emergere una cifra piuttosto allarmante e molto vicina al miliardo di dollari.