La Bernardelli è un’azienda che ha una storia particolare. L’evoluzione della produzione di armi dalla sua fondazione ad oggi, è la testimonianza della volontà della Bernardelli di essere competitiva su tutti i fronti, da quello militare, a quello venatorio. Il semiautomatico “Cigno” è la prova della riuscita della Bernardelli nel suo intento.
La storia della Bernardelli è connessa alla storia della Valle Trompia, la valle alle porte di Brescia conosciuta per la lavorazione di armi leggere. L’abbondanza in questa valle di miniere di ferro ha determinato l’interesse dell’impero romano per l’estrazione e le lavorazioni del ferro, il quale veniva utilizzato per la realizzazione di armi.
Da questo memento inizia la specializzazione e la cultura per la realizzazioni di armi, che nei secoli si è modificata passando dalla produzioni di armi bianche da taglio, per arrivare alla produzione di armi da sparo. In questo contesto ricco di materie prime e di informazioni, nasce nel 1865 l’azienda Bernardelli, per opera di Vincenzo Bernardelli assistito dai suoi figli, i quali danno inizio alla vera attività industriale con la produzione di pistole per l’esercito italiano.
A partire dai primi anni del 1900, la Bernardelli decide di ampliare la gamma dei suoi prodotti iniziando la realizzazione di fucili da caccia, continuando al tempo stesso la produzione di pistole.
La Bernardelli si distinta in Italia, nel 1947, per essere stata la prima azienda a produrre un fucile semiautomatico. Si trattava di un fucile di evidente derivazione militare, dotato di caricatore e prodotto fino alla fine degli anni 60. Oltre che fucili da caccia e pistole, la Bernardelli è stata presente anche nel settore delle armi militari, realizzando un suo fucile d’assalto destinato ad alcuni reparti speciali del nostro esercito. Un esempio di questo impegno è il Fucile Automatico Galil, un’arma adottata dall’esercito Israeliano.
Questa sintesi storica dimostra l’impegno della Bernardelli di voler essere competitiva su tutti i fronti, da quello venatorio a quello militare, conservando negli anni la tradizione e la professionalità che l’hanno sempre distinta nel panorama mondiale.
Il fucile di cui ci occuperemo oggi è il semiautomatico da caccia “Cigno”. Presenta la medesima cura dei modelli precedenti e si differenzia per una qualità superiore delle finiture. La carcassa anodizzata nera, trattata finemente con sabbiatura, presenta fianchi tirati lucidi ed incisioni molto curate. La carcassa è ricavata da un massello in lega di alluminio molto resistente che riunisce le caratteristiche tipiche di questo metallo, quali la leggerezza, alle caratteristiche meccaniche dell’acciaio (ha una resistenza meccanica pari a 60 Kg./mm2 assimilabile alla resistenza di un buon acciaio). Il calcio adotta un calciolo in gomma a differenza dei modelli base, per i quali il calciolo è in plastica rigida. Il calcio e l’astina sono in noce scelta, finiti ad olio. Sulla canna è visibile il marchio del Banco Nazionale Prova attestante il collaudo.
Le caratteristiche tecniche di questo semiautomatico sono le seguenti :
calibro 12, con una camera da 76 mm. La capacità del serbatoio è di 2/4 + 1; la lunghezza della canna, espressa in mm, varia da 610, 660, 710, per arrivare a 760. Su richiesta, è disponibile la canna 610 Slug. Per la costruzione delle canne viene utilizzato un acciaio ad elevata resistenza, lavorato secondo le più moderne tecniche e protetto con trattamenti galvanici atti a garantire la durata nel tempo anche in condizioni di impiego in ambienti critici. Il mirino è in fibra ottica. Gli strozzatori Interni sono del tipo * / * * / * * * / * * * * / Cyl, mentre quelli Int./Est. sono da 50 mm ad una stella, oppure a due stelle. Occorre prestare attenzione all’impiego degli strozzatori in dotazione, sui quali è inciso se sono utilizzabili con pallini di acciaio (STEEL SHOT) o no. La carcassa è in Ergal 55 anodizzata e la finitura del calcio è in camouflage; quest’ultimo ha una lunghezza complessiva di 365 mm ed è disponibile un set per la regolazione della piega, con chiavi da 50 / 55 / 60 / 65. Il peso del semiautomatico “Cigno” è di 3,1 Kg.
Il “Cigno” è un semiautomatico abbastanza economico, il quale si adatta a molti tipi di cartucce e, di conseguenza, a molti tipi selvaggina.
i migliori sono i benelli .altro che cigni .