Il fatto che l’uomo convivesse con i figli minorenni e che il ripostiglio era aperto ha determinato la condanna. La Cassazione ha invece rilevato che le testimonianze degli operatori di Polizia erano incerte e che comunque avevano spiegato che la pistola era custodita in una teca con tanto di combinazione.
Per quel che riguarda il fucile, invece, non è stato individuato un pericolo reale. In pratica, la Cassazione ha riconosciuto che l’arma non era in una teca come la pistola, ma che comunque il munizionamento era stato riposto in cassaforte, il che ha fatto pensare alla volontà di evitare rischi per i figli piccoli.