“Alcuni giorni fa abbiamo notificato all’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) una precisa richiesta di modifica del Piano di controllo del cinghiale. Si tratta di un atto conseguente alla sentenza di aprile della Corte costituzionale che, dopo 15 anni, ha innovato la propria linea su questa tematica, consentendo l’utilizzo dei coadiutori in aggiunta all’azione del Corpo forestale regionale”. “Quando – confidiamo in tempi rapidi – questa modifica sarà approvata, in Friuli Venezia Giulia potremo finalmente confidare sull’apporto di soggetti diversi – principalmente i cacciatori – dotati di formazione specifica. Grazie a questo provvedimento amplieremo in modo sostanziale la disponibilità di persone da impiegare sul territorio per il contenimento di questi ungulati”.
Lo ha annunciato oggi in piazza dell’Unità d’Italia a Trieste l’assessore regionale del Friuli Venezia Giulia alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier, intervenendo alla manifestazione della Coldiretti del Friuli Venezia Giulia. “Abbiamo anche richiesto – aggiunge l’assessore – che l’attività svolta già adesso dagli agricoltori in possesso di licenza di caccia possa avvenire anche sui terreni limitrofi a quelli di proprietà, andando a valutare la necessità dell’intervento sulla base anche della storicità dei danni e non solo per quelli subiti di recente.
È fondamentale infatti fare prevenzione, evitando di intervenire solo quando il danno è già avvenuto”. “Su queste tematiche è molto facile proporre facili slogan, mentre è molto più difficile modificare le norme che disciplinano questo settore per le forti resistenze presenti in Parlamento. Per raggiungere questo obiettivo – ha concluso Zannier – è fondamentale fare squadra e remare tutti dalla stessa parte“. Le misure presentate oggi dall’assessore regionale alle Risorse agroalimentari sono state accolte favorevolmente dai rappresentanti di Coldiretti Friuli Venezia Giulia (Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia).