Il confronto ha fatto emergere alcune delle criticità del Piano Faunistico Regionale. Secondo il governatore, i distretti e le riserve sono i punti fermi del sistema venatorio: l’auspicio è che alla Regione spettino programmazione e controllo, ma non la parte gestionale della caccia. Tra le esigenze principali che sono emerse nel dibattito c’è quella espressa da Paolo Viezzi, numero uno di Federcaccia Friuli.
In pratica, c’è bisogno di un referente nella Regione con una qualifica appropriata per la gestione quotidiana legata alla caccia. Bisognerà anche rafforzare il servizio regionale dedicato. Tra gli altri interventi dell’incontro ci sono stati quelli di Rolando Della Vedova, presidente di Ekoclub Friuli, Fabio Merlini, presidente di Federcaccia Trieste, Adriano Piccoli, presidente di Federcaccia Udine, e i presidenti dei vari distretti venatori.