Su progetto dalla biologa Antonella Stravisi, dopo aver trasportato con un elicottero le attrezzature con base al Rifugio ANA Monteaperta, i cacciatori hanno sfalciato alcune decine di migliaia di metri quadri restituendo respiro ad una prateria dove un tempo i montanari ricavavano il fieno per la stagione invernale.
Un lavoro indispensabile per eliminare l’erba infeltrita che rappresenta un rischio serio per gli incendi e a vantaggio soprattutto dei galliformi alpini come il Gallo Forcello e la Coturnice. Il fieno è stato raccolto nelle tradizionali “mede”, covoni che costituiranno un punto di alimentazione di qualità per i numerosi cervi, camosci e caprioli che popolano la Riserva (RaiNews).