Grandi ambizioni
La Nazionale italiana di Fossa Universale del Direttore tecnico Sandro Polsinelli (ritratto nella foto di copertina con la Consigliera federale Roberta Pelosi) si ritroverà oggi al policampo francese di Ychoux (nella regione sudoccidentale della Nouvelle-Aquitaine) per testare il terreno di gara in cui si disputerà il Campionato del Mondo 2024 dal 22 al 25 agosto. L’Italia della cinque macchine – che avrà nella Consigliera federale Roberta Pelosi la Capo delegazione – si presenta all’appuntamento transalpino con tutte le credenziali in regola. Sulla scorta del responso degli Assoluti dello scorso luglio e di un’accurata valutazione del rendimento complessivo di atlete e atleti, Polsinelli ha designato un gruppo di altissimo livello tecnico-agonistico. A guidare idealmente la formazione dei Men al quarantaduesimo Mondiale di Fossa Universale sarà il campione italiano dell’Eccellenza, il veneto Alessandro Camisotti, a cui si affiancherà il blasonatissimo toscano Stefano Narducci e il debuttante calabrese Vincenzo Messina che si è guadagnato i galloni della Nazionale con il brillante secondo posto nella massima categoria al Campionato italiano di Umbriaverde.
Giovani speranze
Un adagio molto in voga nello sport recita: squadra che vince non si cambia. Per la formazione delle Ladies il Dt Polsinelli ha applicato quel dettato alla lettera e infatti nel Mondiale della Nouvelle-Aquitaine l’Italia schiererà Bianca Revello, Rachele Amighetti e Serena Caminotto che difenderanno il titolo iridato conquistato un anno fa nella sede spagnola di Avila. Riflettori puntati anche sul terzetto degli Juniores. Tra gli azzurrini il capitano è indiscutibilmente Giuseppe Fiume: il diciottenne siciliano che all’Europeo di České Budějovice ha scritto una vera e propria pagina di storia della cinque macchine andando a conquistare il titolo continentale assoluto con 198/200 e un vittorioso spareggio con 25/25 nei confronti dello spagnolo Ruben Puente Sanchez. Nella trasferta francese Fiume sarà affiancato da Mario Fabrizi e dal debuttante Giacomo Incitti. È un terzetto delle meraviglie anche quello dei Senior: Pietro Zecchi gareggerà a Ychoux nel ruolo di campione del mondo uscente ma anche in quello di miglior Senior del continente europeo grazie al successo nella Repubblica Ceca dello scorso maggio. Insieme allo specialista milanese saranno in lizza Corrado Pontecorvi e Luciano Fiorini Carbognin. Nella qualifica dei Veterani il coach Sandro Polsinelli ha convocato Roberto Bocci, Giorgio Borrione e Roberto Coppiello, mentre il vessillo dei Master sarà difeso da Stefano Bocci, Giorgio Bottigella e Giorgio Ravera. Caratterizzato da grande competenza ed esperienza anche lo staff tecnico che affiancherà Sandro Polsinelli sulle pedane della Nouvelle-Aquitaine con Giuliano Callara nel ruolo di Tecnico del Settore Giovanile, con Vito Cito nella funzione di Tecnico delle Ladies e con Stefano Terrosi in quella di Tecnico dei Master.
Favori ma anche insidie
Il quarantaduesimo Campionato del Mondo di Fossa Universale si aprirà ufficialmente giovedì 22 agosto con i primi 50 piattelli di gara: due serie per ognuno dei tre giorni successivi condurranno a determinare i campioni e le campionesse del pianeta del 2024 nel pomeriggio di domenica 25 agosto. Sandro Polsinelli è consapevole delle potenzialità della squadra italiana ma anche delle insidie di una gara lunga in cui gli azzurri e le azzurre si misureranno con specialisti e specialiste di grande talento di tutti i continenti.
Le parole del dt Polsinelli
“Quello di Ychoux – spiega Sandro Polsinelli – è un campo che conosciamo bene perché su quel terreno abbiamo disputato molte gare: sull’attendibilità tecnica della sede di gara non ci sono dubbi perché si tratta di un impianto con otto campi dedicati esclusivamente alla Fossa Universale che costituisce la sede ufficiale designata dalla Federazione francese per gli allenamenti della stessa specialità. Qualche difficoltà potrà essere determinata semmai dalle condizioni ambientali. Siamo nel sud-ovest della Francia, a una ventina di chilometri dall’Atlantico del Golfo di Biscaglia: per effetto di quella collocazione in questo periodo dell’anno, con temperature mediamente più basse delle attuali nostre, sul campo di Ychoux nelle prime ore del mattino grava sempre un po’ di nebbia che incide sulla visibilità dei bersagli. C’è un altro aspetto più squisitamente tecnico che dovremo considerare con attenzione: in Italia sui cosiddetti fuori-tempo (ndr: la partenza del piattello in ritardo rispetto al comando vocale impartito dall’atleta) siamo molto fiscali, ma non è sempre così in altre nazioni che hanno un margine di tolleranza molto più alto sul fenomeno.”
I risultati dell’Europeo
“All’Europeo di České Budějovice – dichiara ancora il coach azzurro – i risultati sono stati molto alti perché la visibilità in quell’impianto è eccellente. Non esito a dire però che i fuori-tempo nell’Europeo della Repubblica Ceca erano addirittura eccessivi, ma l’aspetto paradossale del fuori-tempo è che se quel fenomeno è consistente, come è avvenuto appunto a České Budějovice, ogni atleta lo assimila e lo neutralizza nella prassi delle serie di prova, ma se il fuori-tempo è soltanto appena percettibile, allora sì che quello può produrre l’errore. Senz’altro i punteggi saranno alti anche a questo Mondiale in cui ci confronteremo con le scuole europee tradizionalmente forti come la Spagna e la Francia, ma anche con atleti e atlete del Sudafrica e dell’Australia: nazioni che sono divenute ormai realtà di alto livello nell’Universale. Non a caso nel 2026 il Mondiale di Fossa Universale sarà proprio in Australia che è una nazione che sta investendo molto su questa disciplina. Ma intanto pensiamo al confronto iridato del nostro presente che sarà come sempre un grandissimo spettacolo di sport.” (fonte: FITAV).