FORLI’ IN FIERA: OLTRE 8000 VISITATORI PER “RADICI”, FIERA DELLA CACCIA E DELLA PESCA
FORLI’ – Oltre 8.000 persone hanno affollato nel weekend i padiglione della Fiera di Forlì per ‘Radici’. Bambini, adulti, cacciatori, amanti del trekking e del walking, cacciatori di funghi, tartufi e di botanica e sportivi, uniti dalla passione per la natura e per le attività all’aria aperta, hanno trovato occasione per divertirsi, giocare, fare acquisti e saperne di più sulle decine e decine di specie esistenti, la maggior parte delle quali anche nel nostro Appennino.
La presenza di visitatori provenienti anche da Marche, Toscana, veronese e rodigino, oltre che da tutta la Romagna, conferma che la manifestazione -quest’anno alla seconda edizione- si sta facendo conoscere in tutto il Centro-Nord Italia, poiché è l’unica dedicata a questi temi nell’area geografica di riferimento.
“La crescita della manifestazione, ed in particolare dei visitatori (+20% rispetto allo scorso anno) è andata di pari passo con un aumento dell’offerta degli espositori che ha interessato tutti e tre i filoni tematici della manifestazione – afferma il presidente della Fiera, Giorgio Lombardi che ha ideato “Radici.
Civiltà della Caccia, della Pesca e della Raccolta” lo scorso anno-. In questa seconda edizione siamo riusciti ad aumentare le proposte in ciascuna delle aree di riferimento della manifestazione, raggiungendo gli obiettivi che ci eravamo prefissi quando abbiamo ideato l’evento. Del resto, gli appassionati di caccia o di pesca nella stragrande maggioranza non hanno solo quella unica passione: proprio perché amano stare all’aria aperta a contatto con la natura, spesso sono anche cercatori di funghi o tartufi. E’ con questa consapevolezza che “Radici” è stata pensata per unire questi percorsi in maniera completa ed offrire al pubblico una proposta varia e complementare”.
La peculiarità della manifestazione di presentare accanto ad un’offerta commerciale anche percorsi didattico-educativi ne sposta il cuore da semplice mostra mercato a evento “popolare” rivolto alle famiglie, momento in cui approfondire le proprie conoscenze, trovare risposta a domande che riguardano la pratica di tutti i giorni: gli usi delle piante officinali e dei funghi (attraverso le iniziative dei gruppi micologici presse), le specie animali che popolano le nostre terre (attraverso una galleria espositiva sugli ungulati ideata dall’Urca), l’uso dei cani da lavoro, le specie ittiche che popolano le nostre acque, ecc. In quest’ottica si sono inseriti i convegni organizzati da Regione Emilia Romagna, ATC ed URCA della Provincia di Forlì-Cesena, ENCI, in cui tecnici ed addetti ai lavori hanno trovato un momento di confronto con chi si occupa di gestione del patrimonio faunistico e del territorio e che hanno riscosso un positivo interesse da parte del pubblico.
Accanto alla riflessione ed ai percorsi didattici, “Radici. Civiltà della Caccia, della Pesca e della Raccolta” ha saputo coniugare anche il gioco e l’aspetto ludico con le lezioni di pesca rivolte a adulti e bambini, le gare di cerca al tartufo che si sono svolte nell’area esterna, oppure il tiro al piattello laser, o ancora la gara di tiro con l’arco, che ha coinvolto il pubblico di tutte le età senza distinzioni. Dalle competizioni amatoriali a quelle dei professionisti, in Fiera sono stati premiati i migliori costruttori di esca a mosca per la pesca, il più abile nella pesca sportiva (attraverso una gara che ha interessato una riserva di pesca e messo in competizione tutti i suoi frequentatori) ed il miglior cacciatore che si è affermato nelle 10 prove di caccia vera, per i quali sono state messe a disposizione da sponsor tecnici, attrezzature sportive, e un soggiorno organizzato in Austria con accesso a riserve di pesca per la pratica sportiva.
Infine, anche chi non pratica in prima persona caccia o pesca, ha apprezzato le pietanze a base di cacciagione proposte dai ristoratori presenti in Fiera che hanno registrato il tutto esaurito, apparecchiando per centinaia e centinaia di avventori alla volta, che si sono avvicendati nell’area gastronomica della manifestazione per gustare le prelibatezze proposte dagli chef/cacciatori alle prese con primi piatti e secondi a base di capriolo, cervo, cinghiale. Per il 2010 la manifestazione si propone di consolidare la propria offerta e di continuare a parlare, sempre più, a tutti: il taglio “popolare” dell’iniziativa le permette infatti di dialogare con tutti, superando l’idea di essere solamente una manifestazione che parla ai cacciatori.