Le eventuali riperimetrazioni, inoltre, dovranno essere organizzate con cura e coinvolgendo i vari soggetti. In pratica, i sindaci vogliono difendere e tutelare la specificità montana delle zone che gestiscono, visto che spesso non c’è la giusta considerazione al di fuori dei comuni romagnoli. Il discorso vale ovviamente in questo caso per la caccia. Il funzionamento dell’ATC forlivese viene considerato buono, oltre che la dimostrazione di un esempio virtuoso e nobile per quel che concerne la condivisione territoriale.
Le parole dei primi cittadini di Bagno di Romagna e Santa Sofia sono state chiare: “Non siamo disponibili a dividere quello che oggi è l’ambito FO5 con realtà che non appartengono a questi territori. Ci rendiamo disponibili a valutare ampliamenti dei confini se e solo se siano fatti per omogeneità territoriali, sempre seguendo il ragionamento fatto sopra e sempre passando attraverso un’ampia condivisione. E su questo, vista la situazione attuale, ci sembra possibile condividere un nuovo ambito con gli attuali FO6 e FO3, sempre che in tali territori ci sia interesse nel farlo”.