Con l’arrivo della primavera si è invogliati a fare una passeggiata nei campi con il nostro amico a quattro zampe. Durante le uscite dobbiamo stare in allerta perché la stagione soleggiata è la più pericolosa per il nostro cane. Da maggio a luglio nei campi ci possiamo imbattere nei forasacchi, semi di graminacee selvatiche prodotti a centinaia dalle piante. Hanno la caratteristica forma a V e quando si seccano diventano duri come delle spine. Grazie ai dentelli possono penetrare in profondità nella cute, una volta entrati tendono a camminare all’interno dell’organismo, in base anche ai movimenti dell’animale, ma non di tornare indietro. La loro presenza potrebbe provocare fastidi o infezioni pericolose per il nostro compagno di caccia.
Tutte le razze possono essere colpite dai forasacchi, i cani che tendono ad annusare il terreno potrebbero aspirarli mentre camminano. Le specie con le orecchie pendule potrebbero avere dei problemi all’apparato uditivo. Quindi bisogna stare molto attenti quando si passeggia, cercare di capire subito i sintomi e consultare immediatamente un veterinario. Se l’animale è molto buono e collaborativo, a seconda della zona, il medico potrebbe rimuovere il corpo estraneo con il nostro amico sveglio. Nella maggior parte dei casi preferirà sedarlo. Vediamo ora le parti che possono essere colpite, i sintomi e le soluzioni da adottare.
Le graminacee nelle narici non sono pericolose per il cane, perché difficilmente raggiungono le vie aeree. Inizialmente starnutisce senza sosta, chiaro sintomo di un corpo estraneo nel naso. Come conseguenza estrema potrebbe anche uscire qualche goccia di sangue. Dopo la prima fase, può abituarsi alla presenza di una spiga. Questo non vuol dire che la situazione si sia risolta da sola. A volte vengono eliminati naturalmente, altre volte vengono deglutiti collocandosi nello stomaco e in casi rari nei polmoni. In ogni caso la sua presenza rappresenta un fastidio per l’animale, perché potrebbe insinuarsi in una zona nascosta del naso. Bisogna portare il cane dal veterinario che provvederà a rimuoverlo.
Il forasacco come detto in precedenza colpisce soprattutto le razze con le orecchie pendule. Appena entrato l’animale tenderà a grattarsi con forza, a scuotere la testa o a camminare con il capo abbassato. Oltre che molto fastidiosa, la presenza della spiga nell’orecchio potrebbe causare un’otite fastidiosa, danneggiare il timpano con tempi di recupero molto lunghi o in casi estremi perforare lo stesso. Anche in questo caso l’intervento deve essere immediato e realizzato dal medico veterinario.
Spesso il forasacco entra attraverso le zampe insinuandosi tra le dita. Il cane in questo caso proverà dolore, tenderà a leccarsi la zampa o zoppicherà. Muovendosi all’interno dell’arto, la zona prima diventerà rossa e poi potrebbe essere interessata da pus. Non è facile localizzare fin dove è arrivata la graminacea, per questo il veterinario prima di estrarla dovrà effettuare un’ecografia. Una volta individuata la rimuoverà con un’apposita pinzetta.
Un cane colpito da un forasacco negli occhi inizierà a grattare la zona interessata e a lacrimare. Anche in questo caso l’intervento del veterinario deve essere immediato perché potrebbe causare una congiuntivite cronica e nel peggiore dei casi, se continua a camminare potrebbe danneggiargli la vista e causare la cecità. Gli occhi possono essere colpiti anche da semi appartenenti alla famiglia delle graminacee. Di solito si annida nella “terza palpebra” la palpebra interna, nell’angolo nasale dell’orbita. Come sempre è importantissimo rivolgersi ad un medico che provvederà a rimuoverla.
La localizzazione più pericolosa è quella nel cavo orale al livello dei polmoni. I cani da caccia ne soffrono particolarmente perché correndo a bocca aperta avviene l’effetto aspirapolvere, cioè quello di risucchiare la spiga. L’animale in questo caso inizierà a tossire. Muovendosi all’interno del polmone può migrare nella zona pleurica e creare gravi patologie come la tosse emorragica. Se invece raggiunge la zona sotto la colonna, si potrebbe creare una sacca di pus. Per rimuoverla il veterinario ricorrerà all’endoscopio così da esplorare tutti i bronchi e localizzare il forasacco.
La rimozione delle graminacee sul terreno è impossibile a causa della loro quantità, per questo motivo è molto importante la prevenzione. Se si decide di portare fuori il cane, bisogna controllare bene la zona e allontanarsi da quelle in cui la presenza dei forasacchi è eccessiva. Al ritorno dalla passeggiata è meglio controllare il cane soprattutto nelle parti del corpo più pericolose o nascoste. Inoltre, è importante spazzolarlo per evitare la presenza di eventuali forasacchi impigliati nel pelo e controllare così se l’animale prova dolore in qualche zona. Buona regola, dopo l’uscita, è controllare gli occhi e pulirli con un fazzoletto inumidito rivoltando le palpebre per verificare la presenza di corpi estranei. Non è da sottovalutare la possibilità di accorciare il mantello così da evitare sia la presenza di graminacee che di possibili pulci. La decisione più saggia da prendere quando si hanno dei sospetti è quella di portare il cane dal medico veterinario perché i fastidi o le possibili patologie possono mettere a rischio la salute del nostro amico a quattro zampe.