In occasione della giornata mondiale della biodiversità 2020, che si celebra venerdì 22 maggio, dedicata al tema “Il nostro cibo, la nostra salute e la nostra biodiversità”, Fondazione UNA Onlus (Uomo, Natura, Ambiente) intende evidenziare l’urgenza di un ritorno alla tutela della biodiversità, a margine di un periodo, quello del lockdown, che ha inciso necessariamente sul mancato controllo degli equilibri naturali. Una delle minacce più rilevanti alla tutela della biodiversità è stata rappresentata, infatti, dai danni al settore agricolo derivati dalla gestione incontrollata dalla fauna selvatica.
L’attività venatoria costituisce un fondamentale aiuto all’agricoltura in questo contesto, in quanto necessaria per regolare gli equilibri e permettere alle coltivazioni agricole di crescere sane e in sicurezza. Gli interventi gestionali sulla fauna, compiuti dai cacciatori, attori principali della tutela della biodiversità, rappresentano dunque per Fondazione UNA un tassello essenziale per la tutela del settore agricolo, permettendo agli agricoltori di svolgere il proprio lavoro in sicurezza e nelle migliori condizioni.
La Fondazione, al riguardo, ha contribuito attraverso progetti mirati al censimento della fauna selvatica, alla valorizzazione dell’equilibrio tra flora e fauna, al rilancio della filiera alimentare della cacciagione in cucina, recuperando tradizioni oramai desuete e lavorando sulla valorizzazione e controllo della filiera della selvaggina cercando nuovi e solidi criteri di tracciabilità.
Cogliendo l’occasione della giornata mondiale dedicata alla biodiversità, Fondazione UNA intende rinnovare il suo impegno e quello del mondo venatorio in essa rappresentato nel far tornare il territorio a vivere in un sistema sostenibile, proprio in questo momento in cui la maggiore consapevolezza circa la stretta connessione tra azione umana e impatto ambientale, messa in evidenza dall’attuale pandemia, ha riportato la tematica ambientale al centro del dibattito sociale.