Nel corso della pandemia il mondo venatorio si è dimostrato in prima linea per dare sostegno alle comunità locali e agli ospedali in difficoltà, arrivando a raccogliere più di 1 milione di euro in donazioni; oggi, nel corso della terribile crisi umanitaria causata dal conflitto Russia-Ucraina, è chiamato a fare la sua parte. Fondazione UNA ETS, con il coinvolgimento in primis dei suoi soci Federcaccia, Enalcaccia e Arcicaccia, sotto il cappello delle iniziative di #UNAResponsabilità, ha deciso infatti di raccogliere tutte le attività a sostegno della popolazione ucraina messe in atto dal mondo venatorio, in stretto coordinamento con le istituzioni locali e le realtà del terzo settore competenti, per testimoniare come il nostro settore contribuisca realmente a sostenere i rifugiati ucraini in difficoltà che arrivano in Italia.
Per tutte le realtà che non abbiano ancora attivato dei canali di interlocuzione con il terzo settore in merito ad iniziative già attive, Fondazione UNA può inoltre farsi carico di facilitare il contatto. Si tratta di attività che possono andare dalla messa a disposizione di alloggi, all’accoglienza in strutture specifiche, al supporto attraverso la fornitura di beni di prima necessità e qualunque altra iniziativa rappresenti un gesto concreto di aiuto verso i rifugiati.
“Sono certo che il mondo venatorio risponderà a questa sfida manifestando ancora una volta la propria solidarietà e non farà mancare il proprio sostegno alle persone che cercheranno asilo nel nostro Paese con azioni concrete” ha aggiunto il Presidente Maurizio Zipponi nel lanciare l’iniziativa. Per il mondo venatorio, si tratta di una nuova occasione in cui fare squadra per mettere a fattor comune quanto di buono viene già fatto dalle realtà locali, ribadendo il ruolo del cacciatore come “Paladino del Territorio”, e quindi come figura responsabile che va oltre la mera attività di caccia.