Tanti progetti e impegno
Primo degli appuntamenti di questo 2024, pochi giorni fa si è tenuto a Verona l’European Outdoor Show (EOS), ritrovo per tutti i professionisti e gli appassionati di caccia, tiro sportivo, pesca e nautica. Un’opportunità preziosa, per Fondazione UNA, di consolidare i rapporti (e di aprire nuove conversazioni) con il pubblico della fiera, presentando i progetti in cui è impegnata, finalizzati alla valorizzazione della figura del cacciatore moderno, verso Paladino del Territorio, e alla tutela del futuro dell’attività venatoria sostenibile.
La selvaggina a Veronafiere
Dopo il successo dell’edizione 2023, Fondazione UNA ha deciso di portare la selvaggina anche a EOS 2024, presentando un ricco calendario di degustazioni, show-cooking e momenti di dialogo in collaborazione con Gusto Selvatico APS, il cui obiettivo, come quello della Fondazione, è quello di sensibilizzare il pubblico sull’importanza di una valorizzazione della filiera della carne di selvaggina. Presentati da Alessandro Benatti, Frédérique Roux e Annalisa Renzi, i momenti di show-cooking hanno visto la partecipazione di diversi chef ed esperti, e sono stati introdotti da Renata Briano e Antonella Labate, rispettivamente Presidente e Consigliere del Comitato Scientifico di Fondazione UNA. Due di questi momenti hanno visto la partecipazione attiva del Coordinamento delle Cacciatrici Federcaccia e del Gruppo Giovani Cacciatori FIdC.
Premiazioni speciali
Anche quest’anno i giorni di EOS sono stati l’occasione di premiare i vincitori della Digital Race, il progetto di Fondazione UNA nato con l’obiettivo di coinvolgere gli studenti universitari nello sviluppo di idee progettuali innovative per la conservazione e gestione della fauna selvatica. Nel 2023 a partecipare sono stati 11 diversi gruppi di lavoro, provenienti da atenei di tutta Italia. Come Fondazione, rinnoviamo i nostri complimenti agli autori del Proserpina Project dell’Università degli Studi di Parma, primi classificati per il corso di laurea triennale, e ai Tre Tuscettieri dell’Università degli Studi della Tuscia, primi per il corso di laurea magistrale e vincitori anche del Premio Social (fonte: Fondazione UNA).