Mancano circa due mesi all’inizio della seconda edizione del Campionato Italiano di Caccia Pratica Italcaccia. L’evento, organizzato dall’associazione fondata nel 1969 come si intuisce dal nome, avrà luogo a Fiuggi (provincia di Frosinone) nel week-end del 28 e 29 maggio. Il campionato prevede l’abbattimento del selvatico e si svolgerà in maniera ben precisa: sabato 28 maggio sarà la volta delle regioni del Centro Italia, mentre domenica 29 maggio entreranno in scena quelle del Nord e del Sud. La partecipazione è aperta a tutti quei cacciatori che hanno preso parte alle qualificazioni provinciali e regionali, dunque sarà compito dei responsabili di ogni regione comunicare al coordinamento nazionale di Italcaccia chi si è qualificato attraverso una apposita scheda. Per comprendere meglio il regolamento del Campionato bisogna fare riferimento a quello della prima edizione (2015).
L’obiettivo della gara è quello di incentivare l’agonismo sportivo e l’educazione venatore degli associati. Le fasi previste sono tre, vale a dire la fase provinciale (eliminatoria per selezionare i cacciatori per la finale regionale), la fase regionale e la finale nazionale. A quest’ultima possono partecipare i primi due concorrenti in classifica di ogni regionale, anche se è possibile aggiungere un numero in più a seconda degli iscritti.
I documenti necessari per l’iscrizione sono la licenza di caccia, il libretto personale di porto di fucile, entrambi in corso di validità, come anche la tessera associativa Italcaccia. I partecipanti, inoltre, devono essere in possesso di un cane da ferma oppure da cerca che siano iscritti regolarmente all’anagrafe canina. Durante il campionato il cane non può essere sostituito, a meno che non ci sia una motivazione valida con tanto di certificato veterinario. Le categorie sono tre: si tratta della categoria “Assoluti”, di quella destinata agli Juniores (dai 25 anni in su) e di quella per i Veterani (dai 65 anni in su).
Per quel che riguarda la selvaggina, invece, si privilegia solo quella stanziale, mentre nelle fasi provinciali quella stanziale è preferibile e, in assenza, si opta per le quaglie. I punteggi sono presto detti. In caso di abbattimento del selvatico si assegnano al massimo 4 punti, mentre sono due per l’abbattimento di prima canna e per il selvatico incarnierato. Un punto è assegnato, al contrario, per il selvatico abbattuto di seconda canna. Si sale poi a dieci punti nell’ipotesi di cacciatori educati, corretti e sportivi. La correttezza e l’educazione venatoria non sono altro che l’osservanza delle leggi nazionali e regionali, il rispetto dell’ambiente, la valutazione delle distanze e il comportamento con gli altri concorrenti, i giudici, gli organizzatori e la selvaggina.