Fitav: Centri CAS, i numeri che contano – Dal ’92 più che quadruplicate le presenze.
Come sempre accade quando si avvicina il momento della chiusura dell’attività agonistica annuale, che si festeggerà con la gara della Struttura Federale a Valle Aniene il prossimo 17 ottobre, arriva anche il momento di tirare le somme e fare un bilancio di quello che si è fatto. Un’analisi attenta deve partire dalla base dell’attività e per questo partiamo da quella che rappresenta la linfa vitale per ogni movimento sportivo, l’attività dei Centri Avviamento allo Sport.
Per farlo ci rivolgiamo al Consigliere Italo Mastrangelo, delegato dal Consiglio Federale a coordinare e seguire l’attività dei CAS. D: Numeri alla mano, rispetto al 2009 il numero delle partecipazioni alle gare del Settore Giovanile ha avuto un piccolo incremento, passando dalle 1.312 dello scorso anno alle 1.321 di quest’anno. Il fatto che, malgrado la crisi economica che sta attraversando il nostro paese e di riflesso il mondo sportivo, non ci sia stato un decremento è già positivo. Voi avete fatto anche meglio, siete cresciuti. Qual è il segreto? R: Non c’è una ricetta particolare.
L’unico “segreto” è fare tutto con serietà e mettendo in campo tutta la passione possibile. Dal 1992, quando si arrivava quasi a 300 partecipazioni, oggi siamo arrivati a 1.321. Questo risultato è stato possibile solo grazie al lavoro di quanti, tra genitori, tiratori, istruttori, coordinatori, hanno prestato la loro opera in maniera seria e disinteressata, con il solo obiettivo di fare del bene al nostro sport. Il dato ancora più incoraggiante è che questi numeri fanno riferimento alle sole discipline olimpiche ma si devono considerare anche la Fossa Universale, l’Elica ed il Compak, tutte discipline in forte crescita.
Un altro elemento che ha indubbiamente incentivato la partecipazione è stata l’introduzione di “borse di studio” che vengono elargite dalla federazione ai tiratori più meritevoli di ogni qualifica. D: Analizzando i dati divisi per specialità, si nota che, a fronte di una piccolissima diminuzione della partecipazione della Fossa Olimpica, c’è stata una crescita dello Skeet e del Double Trap, discipline che negli ultimi anni hanno sofferto di un calo di affezione da parte dei tiratori. Da cosa è dipeso? R: Il calo della partecipazione nella Fossa Olimpica ha una spiegazione che ci riempie d’orgoglio. Molti atleti dei Centri Cas sono infatti stati chiamati nella Squadra Azzurra e, per questo, non hanno potuto partecipare alle nostre attività.
Un esempio su tutti è Jessica Rossi, che dopo aver vinto Europeo e Mondiale nel 2009, quest’anno ha conquistato la medaglia di bronzo e la Carta Olimpica ai mondiali di Monaco. Per quanto riguarda invece la crescita delle altre due specialità, si è pensato di organizzare degli stages di preparazioni destinati solo allo Skeet ed al Double Trap. Fino ad ora sono quattro le regioni che si sono impegnate in tal senso, Lombardia, Umbria, Calabria e Lazio. Visti gli ottimi risultati ci auguriamo che anche le altre regioni si attivino al più presto. D: Volendo fare una classifica in base alla partecipazione alle gare del Settore Giovanile, le regioni che salgono sul podio sono la Lombardia con 206, il Lazio con 196 e la Campania con 140.
Le altre vanno bacchettate? R: Assolutamente no. Le regioni sul podio sono quelle che, da che ho memoria, si distinguono per un particolare attivismo, ma anche tra le altre ci sono ottimi esempi di impegno come l’Umbria con 82 o il Piemonte con 81. I numeri ci servono per quantificare concretamente la partecipazione ma non hanno valore in senso assoluto. Possono essere da sprone per fare di più e meglio ma quello che conta restano l’impegno e la dedizione.
La nostra attività ha come obiettivo principale la divulgazione del tiro a volo tra i giovani, così da creare un vivaio più ampio possibile per il futuro delle nostre discipline. Abbiamo una grande storia alle spalle e per poter continuare ad essere la nazione leader nel mondo dobbiamo fare in modo di non interrompere il flusso di energie che fino ad oggi ci ha permesso di vincere.
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