Il “Progetto Neofiti” è stato creato dalla FITAV (Federazione Italiana Tiro al Volo) per promuovere le attività della disciplina e organizzare incontri informativi. I prossimi due appuntamenti sono in programma a Bologna e a Roma e approfondiranno diversi temi interessanti. Il primo incontro del 2016 sarà quello dell’11 gennaio prossimo presso l’Asd Tav Bologna di Casalecchio di Reno e che inizierà alle 10:30 con il saluto del delegato regionale dell’Emilia Romagna Demetrio Pillon.
Nel corso di questo meeting territoriale si parlerà delle problematiche ambientali che riguardano il tiro al volo, un punto sulla situazione attuale dopo la recente introduzione di nuove tecniche e norme. Verrà poi illustrata quella che è la normativa attualmente in vigore e che viene applicata alle attività di avviamento e di esercitazione del tiro al volo per quel che riguarda l’uso e la detenzione delle armi. Altro dibattito di un certo rilievo sarà quello relativo alle modalità e tecniche di comunicazione sui social network.
Il secondo incontro territoriale dell’anno, invece, avrà luogo a Roma, nella Sala Auditorium del Palazzo delle Federazioni il 12 gennaio. Dopo il consueto saluto del delegato regionale Arnaldo Sacchetti si darà nuovamente spazio alle discussioni sulle problematiche ambientali del tiro al volo. Inoltre, ci sarà un dibattito sull’accoglienza dei nuovi potenziali tiratori e sulle modalità più utili per garantire il massimo interesse e la fidelizzazione.
Il Progetto Neofiti è stato ideato insieme all’ANPAM (Associazione Nazionale Produttori Armi e Munizioni Sportive e Civili), il CNCN (Comitato Nazionale Caccia e Natura), per essere poi sviluppato dal Collegio Tecnico Giuridico della Fitav e dai professori Marco Cioppi e Fabio Musso dell’Università di Urbino. L’inizio degli incontri c’è stato lo scorso 14 dicembre a Padova e il giorno successivo ad Alessandria. Il calendario prevede poi i meeting di Foggia (25 gennaio), Cosenza (26 gennaio) e le ultime due tappe siciliane a febbraio. La partecipazione è aperta a tutti i gestori degli impianti sportivi di tiro al volo e a tutti i presidenti delle associazioni sportive italiane.
A parlare, invece, sono i componenti del Collegio Tecnico Giuridico e i docenti universitari, i quali vengono invitati a spiegare gli aspetti tecnici, normativi, relazionali e comunicativi dell’intero progetto. Il coinvolgimento dell’ateneo marchigiano non è casuale, visto che è stato chiamato da tempo a individuare ed evidenziare quali sono le principali criticità che rendono meno appetibile questo sport ai futuri praticanti: ecco perché si sta focalizzando l’attenzione soprattutto su argomenti sensibili come l’ambiente e la comunicazione.