I nomi degli esemplari
Giovedì 2 gennaio si sono concluse con successo le attività di cattura, organizzate da Federcaccia Toscana – Unione Cacciatori Toscani in collaborazione con gli Uffici Caccia della regione Toscana, per equipaggiare con trasmettitori satellitari la specie beccaccia. Le operazioni si sono svolte all’interno del Parco Regionale Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli. Sono stati dotati di trasmettitore GPS tre esemplari di beccaccia in perfette condizioni fisiche (con pesi corporei che superavano ampiamente i 300 grammi l’uno). Le tre beccacce sono state soprannominate Tosca, Caterina e Turandot, anche in onore dell’indissolubile legame tra il Maestro Giacomo Puccini e l’attività venatoria.
Meteo inclemente
Le catture sono state condotte dal consulente dell’Ufficio Studi e Ricerche di Federcaccia Nazionale Alessandro Tedeschi che è riuscito nell’impresa nonostante il meteo inclemente. Alessandro è stato affiancato da Vito Mazzarone, funzionario tecnico della Regione Toscana, da Alfonso Lenzoni, consigliere di presidenza regionale FIdC-UCT, e dal tecnico faunistico Simone Capriotti. Il merito del successo va inoltre all’esperienza di Riccardo Gambogi, inanellatore scientifico ed ex guardiaparco di San Rossore, e di Andrea Galardini, anche lui collaboratore del Parco. Questo progetto fa parte di quel filone di studi che l’Ufficio Studi e Ricerche di FIdC nazionale porta avanti in collaborazione con le università di Pisa e di Milano.
Periodi di svernamento
L’obiettivo del progetto è di raccogliere e certificare – con strumenti scientificamente idonei come i trasmettitori satellitari – informazioni come le date di partenza per i quartieri di riproduzione dell’avifauna, le relative rotte migratorie, gli spostamenti nell’ambito dei periodi di svernamento. Soprattutto in Toscana, per la specie beccaccia, i dati scientifici raccolti con la telemetria satellitare andranno ad unirsi al lavoro che da anni porta avanti la Fibec (Federazione Italiana Beccacciai) e che punta, attraverso il monitoraggio della beccaccia con il cane da ferma, a definire la presenza della beccaccia in Toscana durante la migrazione post-nuziale, la fase di svernamento e la fase migratoria prenuziale. Tali studi scientifici e programmi di monitoraggio sono indispensabili per garantire un prelievo sostenibile, tutelando la specie.
Trasmettitori Gps
“Certo che la ricerca scientifica e gli studi messi in atto dalla Federazione Italiana delle Caccia saranno determinanti per garantire un futuro alla nostra passione, desidero ringraziare in particolare Alessandro Tedeschi e i soci e i dirigenti di tutte le Federazioni provinciali FIdC-UCT toscane che, con il proprio contributo economico, hanno permesso l’acquisto dei tre trasmettitori GPS” ha dichiarato il Presidente regionale di Federcaccia Toscana e Vicepresidente Nazionale Marco Salvadori. “Mi preme inoltre ringraziare la presidenza regionale FIdC-UCT, in particolar modo il consigliere Alfonso Lenzoni, insieme allo staff tecnico di Federcaccia Toscana – Unione Cacciatori Toscani, per l’impegno dimostrato nella realizzazione di questo importante traguardo utile per tutti i cacciatori toscani”. “Le più ampie manifestazioni di gratitudine – continua Salvadori – sono rivolte alla Regione Toscana e in particolare al Dott. Vito Mazzarone, al Presidente e al Direttore del Parco Regionale Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli, Dott. Lorenzo Bani e Ing. Riccardo Gaddi, al Dott. Rubolini dell’università di Milano, agli inanellatori scientifici Riccardo Gambogi e Yuri Simoncini, al collaboratore del Parco Andrea Galardini, al presidente FIBEC – Dott. Paolo Pennacchini e al Coordinatore tecnico scientifico dell’Ufficio Studi e Ricerche di Federcaccia Nazionale Dott. Michele Sorrenti”.