In realtà, l’ISPRA svolge un ruolo diverso da questo, comunque il mondo venatorio è da sempre molto attento alla conservazione dell’ambiente e della natura. Secondo l’associazione, inoltre, i cacciatori rinunceranno all’attività venatoria senza problemi se dovessero esserci dati scientifici certi e inoppugnabili. Nonostante il caldo e gli incendi, gli animali selvatici sanno sempre come adattarsi ai cambiamenti climatici, senza dimenticare che diverse specie migratorie cacciabili arriveranno in Italia tra qualche settimana.
Per FIDC Piemonte la polemica è dunque pretestuosa e strumentale, oltre che spinta dall’emotività dei singoli, se non dal pregiudizio nei confronti del mondo venatorio. Le posizioni animaliste e ambientaliste non stupiscono, mentre è curiosa la posizione dell’assessore regionale Giorgio Ferrero, il quale si è anche vantato di aver reintrodotto nella normativa regionale il divieto di caccia ad alcune specie.