La sezione piemontese della Federazione Italiana della Caccia ha deciso di scrivere al Corriere di Novara dopo la recente pubblicazione di un articolo dal titolo “Caccia sì, caccia no: dopo le osservazioni dell’ISPRA replicano Ferrero e gli altri“. Come spiegato da Federcaccia Piemonte, la nota inviata dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale alle regioni italiane è semplice richiamo sulle eventuali misure da adottare per caccia e cinofilia in seguito alla siccità degli ultimi mesi.
In realtà, l’ISPRA svolge un ruolo diverso da questo, comunque il mondo venatorio è da sempre molto attento alla conservazione dell’ambiente e della natura. Secondo l’associazione, inoltre, i cacciatori rinunceranno all’attività venatoria senza problemi se dovessero esserci dati scientifici certi e inoppugnabili. Nonostante il caldo e gli incendi, gli animali selvatici sanno sempre come adattarsi ai cambiamenti climatici, senza dimenticare che diverse specie migratorie cacciabili arriveranno in Italia tra qualche settimana.
Per FIDC Piemonte la polemica è dunque pretestuosa e strumentale, oltre che spinta dall’emotività dei singoli, se non dal pregiudizio nei confronti del mondo venatorio. Le posizioni animaliste e ambientaliste non stupiscono, mentre è curiosa la posizione dell’assessore regionale Giorgio Ferrero, il quale si è anche vantato di aver reintrodotto nella normativa regionale il divieto di caccia ad alcune specie.