Riprendendo un fatto di qualche giorno fa RAINEWS ha pubblicato quest’oggi la notizia di un incidente accaduto nel comune di Fonte Nuova, in provincia di Roma, lo scorso 4 gennaio, dove un 70enne mentre puliva l’arma avrebbe esploso un colpo di fucile dalla finestra colpendo – per fortuna senza conseguenze – un’auto di passaggio. L’uomo è stato immediatamente identificato dai Carabinieri ai quali avrebbe riconosciuto le proprie responsabilità dichiarando che il colpo era appunto partito accidentalmente. Fin qui la cronaca dei fatti, che in attesa delle indagini della Magistratura non possiamo che condannare fortemente, richiamando alla massima prudenza e attenzione nel maneggio di qualsiasi arma da fuoco. Assolutamente da biasimare parimenti, è però l’evidente tentativo dell’estensore dell’articolo e della RAI di presentare l’accaduto come una conseguenza dell’inserimento in Legge di Bilancio dell’emendamento sul controllo faunistico. Fazioso e non corrispondente al vero già il titolo scelto per l’articolo, “Caccia a cinghiali in città: ci sarebbe un incidente, uomo vivo per miracolo”, che prosegue poi dando voce alle dichiarazioni prive di fondamento del Partito Animalista Europeo – PAE, che ha strumentalizzato la vicenda per rilanciare la falsità del Far West venatorio che autorizzerebbe a cacciare in città. La Rai e il presidente del PAE Stefano Fuccelli farebbero bene ad approfondire la verità sostanziale dei fatti, per la prima, per altro, un preciso dovere deontologico. Invitiamo entrambi a leggere quello che in proposito di questa norma ha scritto Giampiero Sammuri, Presidente di Federparchi, non certo cacciatore o fiancheggiatore della presunta lobby dei cacciatori: “Chiunque legga con attenzione il testo vede che non viene aperta la caccia in nessuna zona dove oggi è vietata, né in città, né tantomeno nelle aree naturali protette” ha dichiarato Sammuri. L’unico Far West che c’è in Italia è quello delle notizie e irrita molto che ad alimentarlo contribuisca anche il servizio pubblico (fonte: FIDC).
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