Signor Ministro, alle “doppiette” non interessa cacciare i lupi. I soggetti eventualmente deputati a abbattere soggetti problematici sarebbero altri, peraltro dipendenti della Pubblica Amministrazione, e comunque solo dopo aver esaurito il cantico pastorale dei metodi ecologici (a cominciare dal cercare di convincere i famelici canidi a passare alla dieta vegana).
Magari considerare il lupo fauna, componente di un habitat da gestire, e non invece una divinità intoccabile, consentirà ai lupi stessi di salvarsi dalla demonizzazione che potrebbe renderli pericolosamente oggetto di inaccettabili atti che gli esasperati potrebbero confondere con legittima difesa. Ma ripeto, lasci fuori i cacciatori dalla sua pervicace battaglia contro la soluzione dei problemi faunistici italiani, non distolga l’attenzione dal problema gettando negli occhi dei suoi ammiratori la parola “caccia”: piuttosto spieghi agli allevatori come mai devono accettare che i loro agnelli siano sacrificati al “dio lupo”.