Ma se si parla di cinghiale e di possibili danni allora tutto diventa possibile. Allora ci si accorge dei cacciatori, ma solo di quelli “necessari”, di quelli “utili”. Ma runner, golfisti e ciclisti, o orticoltori hobbisti sono “necessari”? Sono “utili”? O come i cacciatori si limitano ad esercitare una attività lecita e sostenibile all’aperto? E il rischio Covid cambia in funzione delle specie cacciate?
La risposta del mondo venatorio lombardo, di fronte all’ennesima presa in giro dovrebbe essere solo una: la Caccia è Caccia, e cacceremo ANCHE il cinghiale quando potremo uscir di casa o spostarci tra comuni per esercitare la nostra – pagata – passione nei tempi, modi e per le specie previste dal calendario venatorio.