Si sta parlando della tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali, come si può leggere chiaramente alla lettera S del secondo comma dell’articolo 117. Come spiegato dall’associazione venatoria, se questa competenza venisse richiesta dalla Regione Lombardia, la partecipazione al referendum che avrà luogo tra poco più di una settimana sarebbe molto importante per i cacciatori. Federcaccia Lombardia invierà dunque una lettera ufficiale al governatore Roberto Maroni e all’assessore regionale Gianni Fava per sollecitare l’argomento in questione e avere una risposta precisa.
Il mondo venatorio locale ritiene che gli scenari previsti sarebbero nuovi, in particolare per quel che riguarda la gestione delle aree protette, il contenimento delle specie selvatiche invasive che danneggiano l’agricoltura e la tutela delle cacce tradizionali. Non bisogna dimenticare, infine, la salvaguardia di determinati beni culturali, roccoli in primis, il patrimonio indiscusso della storia regionale.